Iadaresta: "Ho scelto di restare a Latina nonostante avessi offerte interessanti. Periodo complicato, possiamo ancora risalire"

07.02.2018 17:56 di  Marco Ferri   vedi letture
Iadaresta: "Ho scelto di restare a Latina nonostante avessi offerte interessanti. Periodo complicato, possiamo ancora risalire"
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La conferenza stampa infrasettimanale dell'attaccante del Latina, Pasquale Iadaresta, raccolta integralmente in presa diretta da TuttoLatina.com

C'è mai stata la concreta possibilità che lasciassi Latina durante il mercato?
Concretamente no perché sia la mia volontà che quella della società era quella di continuare questa avventura. I presupposti c'erano e ci sono. Ci sono state offerte molto interessanti, ma sto bene qui e non le ho prese in considerazione.

Qual è il tuo record personale di marcature e a quando risale?
Tre o quattro anni fa, nella stagione di D chiusa al Torrecuso, ne ha fatti 21 dopo aver iniziato a Marcianise.

Mai tutti con una sola squadra
No, mi auguro che si possa raggiungere qualche risultato perché sono quelli che danno valore ai gol. Le soddisfazioni personali gratificano, ma quelle di squadra restano negli annali.

Domenica hai confezionato l'assist a Palazzo anziché cercare la gioia personale
Era più importante chiudere la partita. Al di là dell'assist, è stato bravissimo Pagliaroli nel darmi la palla del 3-1. Dobbiamo rincorrere, le esigenze personali devono andare in secondo piano. Sono contento di aver fatto un assist a Loris, aveva bisogno di far gol per prendere fiducia sperando che possa darci una mano già da domenica.

Come ti trovi col 4-3-3 e con Palazzo?
Anche con Chiappini giocavamo con un 4-2-3-1 non schematico perché il trequartista si abbassava sulla linea dei centrocampi. E' cambiata un po' l'interpretazione. Con Loris stiamo cercando di capire i movimenti, è arrivato da poco e si sta inserendo bene. Non è arrivato in un bel momento, il nostro è molto particolare nonostante la vittoria di domenica. Sgomitando stiamo trovando una linea che spero ci porti a raggiungere buoni risultati.

Con questo modulo sei costretto ad abbassarti molto
Nel calcio moderno agli attaccanti si richiede di fare entrambe le fasi. Il sacrificio non deve essere un problema, ma una virtù. Se si mette al servizio della squadra, ben venga.

Che squadra è la Lupa Roma?
Non lo so, perché rispetto alla gestione in cui sono stato lì è cambiato tutto, dalla proprietà all'allenatore. Conosco solo il ragazzino, Svidercoschi, che è molto bravo e ha fatto due gol domenica. Speriamo si riposi contro di noi. Sarà una squadra agguerrita che ci terrà a far bene, per loro è una vetrina e ci terranno a far bene in uno stadio così bello. Ci dobbiamo preoccupare più di noi che degli altri.

Cosa dire ai giovani che stanno tirando avanti la carretta?
La cosa bella è anche questa. Nel momento in cui vengono a mancare giocatori che hanno dato una grandissima mano, non deve diventare un alibi. Si è detto che il Latina poteva e doveva raggiungere risultati migliori, ne sono convinto anch'io. La situazione però è sempre stata molto complicata, da gennaio in avanti abbiamo perso uno o due giocatori a partita. Sia la Juniores che i ragazzi che avevano giocato meno stanno facendo parte di un progetto e si stanno inserendo. I risultati di alcune scelte fatte si stanno vedendo. Non nascondo che è un periodo un po' complicato, a volte nelle situazioni più difficili escono anche delle risorse che non ti aspetti. Solo con Nuorese e Monterosi abbiamo avuto la rosa al completo, per il resto mai. Il mio rammarico è che anche nelle due partite col Rieti, che ha dimostrato di aver avuto un organico più completo e di meritare la vittoria, di non schierare la formazione titolare. Nel recupero eravamo ancora più rimaneggiati. Non è un alibi ma la realtà, dobbiamo rincorrere e stiamo provando a farlo.

L'Albalonga ha riaperto il campionato?
Penso che si deciderà nelle ultime giornate. Sicuramente l'Albalonga con questo risultato può far penare molto il Rieti, ma credo che nel lungo periodo la capolista abbia un vantaggio. In questo momento sono molto più preoccupato del Latina, prima potevamo preoccuparci della testa della classifica, ora di fare il meglio partita per partita. Dobbiamo coinvolgere tutto l'ambiente, che per tutta la stagione è stato altalenante. Secondo me ci possiamo togliere ancora grosse soddisfazioni. 

C'è ancora l'ambizione di poter risalire qualche posizione?
Ci dobbiamo provare. Dodici partite sono tantissime, ci sono punti a disposizione e scontri diretti. C'è l'orgoglio di toglierci sassolini dalle scarpe: non siamo mai stati fenomeni, ma nemmeno brocchi. Vorremmo vedere il nostro valore con la rosa al completo.

Domenica due gol in contropiede: è il contesto della gara o un nuovo formato del Latina?
Non lo so. E' evidente che ogni partita è una storia a sè. Dopo essere andati in vantaggio il Tortolì è avanzato e ci ha lasciato degli spazi. In questo momento dobbiamo anche pensare da provinciale, cercando di limitare i danni e di colpire alla prima occasione. Chiunque è venuto qua ha adottato questa tattica, possiamo farlo anche noi perché non per forza bisogna stare 90 minuti nell'area avversaria. Si può anche abbassare il baricentro e ripartire, abbiamo tutti i mezzi per poterlo fare.