Palazzo: "Credo in un futuro a Latina. Voglio raggiungere altre categorie con questa maglia"

02.03.2018 15:00 di  Marco Ferri   vedi letture
Palazzo: "Credo in un futuro a Latina. Voglio raggiungere altre categorie con questa maglia"
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Ospite di "Pane&Calcio" nel salotto di Domenico Ippoliti su SL48, l'attaccante nerazzurro Loris Palazzo ha snocciolato i temi di attualità in casa Latina e presentato l'appuntamento con il San Teodoro in programma domenica. Il suo intervento riportato integralmente da TuttoLatina.com

Cosa ti ha colpito di più quando sei arrivato a Latina?
La cosa che più mi è piaciuta è stata l'accoglienza, sia dalla società che della squadra. Sono arrivato abbastanza in punta di piedi, è questo il mio stile. Spero di poter dire la mia soltanto attraverso l'umiltà.

Sei stato promosso in Serie C col Foggia e col Monza: come si vince un campionato di Serie D?
A Foggia non lo abbiamo vinto direttamente, siamo stati ripescati attraverso i play-off. È stato come vincerlo, siamo partiti il 10 agosto con una squadra fatta all'ultimo momento e con un grande mister, Padalino. Siamo andati avanti così, la città ci è stata vicino e ci ha solo chiesto grande impegno. Per una piazza così calda cadere in Serie D è stato un brutto colpo, ma hanno saputo reagire bene e, nonostante i risultati all'inizio non siano stati dei migliori, ci sono stati sempre vicino. Nel girone di ritorno eravamo a 15 punti dalla quinta e fin quando la matematica non ci ha dato fuori dai play-off siamo stati convinti di farcela. Infatti domenica dopo domenica è nato e cresciuto l'entusiasmo che ci ha permesso di raggiungerli. Abbiamo vinto la prima partita e poi abbiamo perso la finale col Matera, ma siamo stati ripescati. È stato l'inizio di una bellissima storia che continuo a seguire, perché ci sono dei miei compagni che sono rimasti lì e ora sono in B, tipo Loiacono e Agnelli. Tifo sempre per loro e mi sento parte di questa rinascita. Quello stadio è qualcosa di magico, io l'ho vissuto semivuoto e adesso lo vedo pieno.

Può esserci qualche similitudine tra quel Foggia e questo Latina?
Col presidente e il direttore è stata la prima cosa che ci siamo detti quando ci siamo conosciuti. Bisogna essere realisti, il campionato era difficile da portare a casa ma la seconda strada sono i play-off col ripescaggio. Perché no? Bisogna sempre puntare a percorrere una strada che ti faccia vincere qualcosa.

Per te è meglio agire dietro alla prima punta o esterno?
Per fare la seconda punta insieme a Iadaresta dovremmo cambiare modulo, visto che il mister adesso attua il 4-3-3 e faccio l'esterno. Nel momento in cui decidesse di farlo, sono pronto a fare anche la seconda punta.

Domenica c'è stata qualche critica
Quando non si vince, c'è poco da dire. Analizzando la partita, si può dire che c'è mancato soltanto il gol. Sia il comportamento in campo che le azioni create ci sono state, ma non siamo stati premiati con il gol. Per il resto abbiamo disputato una grande partita.

Avresti cambiato modulo in corsa?
È ancora presto per fare l'allenatore. Posso confermare che il Latte Dolce è stata la squadra più ordinata che ho incontrato dal mio arrivo qui a Latina. Ci ha aspettato, si è messa lì e forse nel primo tempo abbiamo avuto delle occasioni per far gol. Non ci hanno fischiato un paio di rigori, su Cittadino nel primo tempo e sul colpo di testa di Natale. Prendiamoci questo punto e guardiamo avanti, perché pensare alle partite passate non fa mai bene.

Qualcuno ha storto il naso davanti alla tua sostituzione
È una grande soddisfazione, ma le scelte le lasciamo al mister. Sono a disposizione sua, magari l'ha vista così e se fosse andata come sperava non ne staremmo neanche parlando. Ormai è andata, basta così.

Sanchez si augura una domenica di riposo per Iadaresta: in caso ci pensi tu?
Facciamo fare il bomber a Pasquale, che è un giocatore importante in questa squadra. Io gli faccio da spalla, spero che lui vinca la classifica marcatori e non deve assolutamente fermarsi.

Tu e Iadaresta potreste essere una coppia affidabile anche in Serie C?
È una risposta che può dare solo il campo. Su Pasquale posso mettere una mano sul fuoco, ha giocato in tutte le categorie e ha sempre fatto gol. Per quanto mi riguarda, i fatti dicono che in Serie C non li ho fatti ancora. Spero comunque di poter dire la mia anche nella terza serie. 

Tu hai iniziato benissimo realizzando quattro gol in sette partite
Per fortuna è andata così, ma ho sbagliato anche qualcosa e me lo rimprovero.

A Monza 27 reti in due stagioni
No, in realtà 30. I gol sono belli da contare. Prima di arrivare a Monza non ho mai segnato tanto, il primo anno arrivai a dicembre e ne feci 13 nel girone di ritorno. La società mi ha affidato la rinascita, l'anno dopo la squadra è stata costruita su due ragazzi che erano già lì. L'anno dopo sono stato capocannoniere con 15 gol e quest'anno ne avevo fatti due prima di andare via.

Foggia e Monza due pianeti opposti?
Sì, Foggia è una piazza calda come tifoseria. Camminando per strada si respira aria di calcio, come qui a Latina. Monza, per il potenziale della società e perché negli anni ha subito tante delusioni, non risponde come dovrebbe. La società che c'è ora, che ringrazio tantissimo, è seria e sana. A mio avviso la piazza dovrebbe rispondere meglio, l'unica differenza con Foggia è questa.

Non ti delude vedere gli spalti del Francioni quasi deserti?
A me piace seguire la Serie B e l'ho fatto anche l'anno scorso. Era bello vedere lo stadio di Latina pieno. Purtroppo quando accadono queste cadute libere, la piazza risponde come vuole. A Latina, a differenza delle altre, la risposta non è stata così negativa. C'è di peggio, lo stadio è abbastanza pieno per una squadra che milita in Serie D. Mi piacerebbe vederlo pieno, c'è Olivera che mi ha detto che questa città è magica e ti fa sentire giocatore.

Pascucci sta confermando in panchina quel carattere che aveva anche da giocatore
È arrivato in un momento molto particolare, quello in cui sono arrivato anch'io. È entrato in punta di piedi, piano piano sta mettendo giù le sue idee e le pretende. È abbastanza deciso su dei suoi pensieri che cerca di trasmetterci, facendoci capire il perché dei suoi pensieri e del modo di giocare.

Ti trovi bene col 4-3-3?
Tirando una linea adesso, direi che abbiamo fatto bene. Forse ci manca qualche punto che avremmo potuto prendere. Alla fine del campionato i punti tornano sempre.

C'è chi dice che se fossi arrivato prima, il Latina avrebbe un'altra classifica
Non è detto... 

Magari si è attenuata la dipendenza dai gol di Iadaresta in concomitanza col tuo arrivo
Penso di non essere l'unico acquisto del mercato di dicembre che ha permesso ciò. Anche l'arrivo di Lagnena, il recupero di Olivera possono permettere di puntare a qualcosa di diverso. 

Oltre Olivera c'è qualche compagno che ti ha colpito in particolare?
Di Rubén sono innamorato, soprattutto per come si allena e per come tocca la palla. È un giocatore di un altro livello. Non faccio altri nomi perché faccio parte di un gruppo e mi ha sorpreso interamente. Non mi sono mai allenato con ragazzi così giovani, perché ora si gioca con '98, '99 e 2000. Da parte loro c'è grande disponibilità e fa davvero piacere. 

C'è un giocatore al quale ti ispiri?
No, mi piace guardare il calcio e i giovani tipo Cutrone che hanno voglia e determinazione nel raggiungere i risultati. È stato portato in ritiro perché non c'era il numero, la rosa era allestita per giocare con André Silva e Kalinic ma alla fine il titolare è lui. Queste sono le cose bellissime del calcio sulle quali faccio affidamento per continuare a credere in un sogno.

Hai detto di non sentirti di passaggio a Latina
Ogni volta che arrivi in una piazza importante, come è stato Monza e ora qui a Latina, non è mai semplice. Ho spostato una famiglia, portando qui mia moglie e mio figlio, e farlo per sei mesi non è facile. Per come vivo io, devo dar conto alle persone che mi seguono e mi danno carta bianca in tutto. Se ho fatto questa scelta è perché credo in un futuro qui. Non sono venuto qui per discorsi economici, ma perché vedo un progetto e una città che con la Serie D non conta nulla. Spero di arrivare insieme a questa città in categorie nelle quali non ho mai avuto l'opportunità di giocare.

Sei arrivato a quattro gol: quale sarà il bottino conclusivo?
Speriamo di rivederci il 20 maggio per festeggiare.