Stravato: "Il Latina ha bisogno di tre ritocchi: ecco dove. Non è detto che l'esonero di Chiappini risolverebbe i problemi"

09.12.2017 21:00 di  Marco Ferri   vedi letture
Stravato: "Il Latina ha bisogno di tre ritocchi: ecco dove. Non è detto che l'esonero di Chiappini risolverebbe i problemi"

Attaccante del Latina nel 1994 e ancora dal 2002 al 2004, Fabio Stravato (oggi talent scout) è stato ospite di "Pane&Calcio",  trasmissione andata in onda su SL48 e condotta da Domenico Ippoliti. Il suo intervento in chiave nerazzurra raccolto parola per parola da TuttoLatina.com

Sull'infortunio a Barberini
Gli faccio un grande in bocca al lupo, ha avuto un infortunio serio e spero ne esca più forte per continuare a dimostrare quello che stava dimostrando sul campo. Ho assistito a 3-4 partite del Latina e il nome di Christian è tra quelli che ho segnalato. È un ragazzo che gioca con personalità importante in un ruolo importante, complimenti al mister che ha avuto il coraggio di metterlo lì in mezzo dove troviamo quasi sempre giocatori esperti.

Hai qualche '99 da consigliare?
Ne ho consigliati già un paio al mister a inizio stagione, le scelte si fanno in base anche alla costruzione della squadra e agli altri Under. Non è facile, a volte, fare la scelta su un giocatore. Questa categoria, con quattro Under, ti porta a pensare a tante situazioni e sei costretto spesso a stravolgere, di domenica in domenica, l'aspetto tecnico. 

Cosa riserverà questo mercato?
Sicuramente il Latina dovrà intervenire per forza, visti gli infortuni e la posizione di classifica. Il gap iniziale si paga, partire con un mese di ritardo, in un campionato nel quale arrivi da un fallimento e riparti con un progetto. La squadra si è riunita ai primi di agosto e regalare un mese agli avversari non è cosa da poco. Lo svantaggio iniziale è stato notevole, in più non hai avuto la possibilità di prendere ragazzi che già facevano parte di un gruppo. La condizione fisica era da recuperare. Bisognava stare il più attaccati alla vetta fino a dicembre per poi sfruttare la pausa di Natale per un richiamo di preparazione e ripartire nel mese di gennaio e fare un girone di ritorno con altri propositi.

Serve un altro mediano e un'alternativa a Iadaresta?
Sono d'accordo. Il centrocampo, a mio avviso, è il reparto che necessità di un direttore d'orchestra, un organizzatore di gioco per il 4-2-3-1. Vedo che fanno fatica sotto il profilo del gioco, si vive un po' sull'iniziativa personale del singolo, che sia Iadaresta, Tribuzzi o Nelson che rifornisce assist ogni domenica. La condizione fisica non aiuta, perché le basi si buttano durante il ritiro.

I ricordi più belli
Sono tanti, belli e brutti. Il vissuto quotidiano e lo spogliatoio sono cose che restano. La vittoria che ricordo con più gioia è il derby vinto a Frosinone con il rigore di Simonetti. 

Un personaggio che ricordi con particolare piacere?
Nel 1994 arrivai giovanissimo con Antinogene, poi subentrò Sibilia e mi hanno svezzato. Ho avuto contatto con giocatori del calibro di Musella, che aveva giocato nel Napoli prima dell'arrivo di Maradona, di Rovani che era stato nel Genoa ed Incarbona ex Palermo, c'era anche Giuntoli che oggi fa il direttore sportivo al Napoli. C'erano giocatori veramente importante, ho avuto il piacere di crescere come ragazzo e giocatore maturando tante esperienze. Quando sono tornato nel 2002 con Argenio, sempre in D, fu una bella esperienza con giocatori come Fimiani, Selvaggio, Pecorilli, Levanto e Pesce. A novembre arrivaranno De Matteis, attuale team manager del Napoli.
Il giocatore con ricordo con maggiore affetto è Patrizio Fimiani. Bastava guardarlo in faccia prima di scendere in campo e ti trasmetteva quella carica che ti faceva rendere al 100%. Fino a dieci minuti prima del fischio dell'arbitro era lì che rideva e scherzava con tutti, non so come facesse. Poi calava il sipario, metteva quella maschera e faceva delle prestazioni che non andassero mai al di sotto del 7 in pagella. Era un portiere sprecato per quella categoria, glielo dissi sempre e mi spiegò che aveva commesso errori.

Agovino della Nuorese è un'istituzione nella categoria
È un mister molto esperto e sicuramente starà preparando la partita nel migliore dei modi. Conosco il suo modo di lavorare, sarà molto dura per il Latina. Chiunque vuole fare bella figura quando incontra una squadra dal passato come il Latina. Giocare al Francioni dà carica emozionale, a volte dipende anche dal carattere perché l'effetto può essere dubbio.

Chiappini è stato beccato dalla tifoseria anche domenica scorsa nonostante non sedesse in panchina per squalifica
La piazza di Latina la conosciamo tutti. Bisogna trovare un giusto equilibrio, capire quali erano e quali sono i programmi della stagione e trarre un bilancio. Se la società è d'accordo e accetta la posizione di classifica e l'operato del mister, sarà lei a decidere se andare avanti o no. Molte volte i problemi non si risolvono con l'esonero dell'allenatore, ma andando a capire quali sono i veri problemi e dando continuità credendo nel progetto. Non so fino a che punto possa tornare l'esonero in questo momento, sono ormai diverse settimane che c'è questo malcontento da parte della tifoseria. Anche in Serie A ci sono esempi simili, basta guardare il Milan che domenica ha avuto addirittura un passo indietro sul piano del gioco. È una scelta difficile da fare.

Come talent scout qual è il tuo metodo?
Girare nel weekend e guardare le partite. Ho iniziato questo percorso una volta smesso col calcio giocato, è una passione che avevo dentro e che sto cercando di portare avanti. Con il tempo tutto quello che fai e ti crei te lo devi meritare. Prima di iniziare questa avventura ho trascorso un anno solo per cercare di capire il livello, perché servono anche i giusti paragoni per poter proporre un calciatore. A volte lo vedi fenomeno in provincia, ma in una grossa realtà fa fatica.  

Consigli per gli acquisti?
Un centrocampista centrale, un portiere Under e un altro attaccante. I nomi non li posso fare, sicuramente il mister e la società staranno facendo le loro valutazioni. Sono questi i tre punti nei quali andrei ad intervenire, cercando di portare Olivera in una condizione migliore. Se giocasse al 50% sarebbe già una grossa cosa.