Centrocampo senza padroni per un Latina multitasking

14.10.2016 16:45 di  Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
Centrocampo senza padroni per un Latina multitasking
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© foto di Federico Gaetano

Impiegati con contratto interinale. È il caso dei centrocampisti del Latina, i giocatori che nella catena di montaggio di Vivarini dispongono di meno garanzie in assoluto. Il motivo risiede nel sovraffollamento di un reparto che non può assicurare il posto fisso e che eleva vertiginosamente la concorrenza, amplificando la capacità di adattamento di ciascun ingranaggio. Il tecnico di Ari ha ritrasmesso a chiare lettere il messaggio a margine del successo sul Trapani: “Scaglia in panchina e Moretti in tribuna? Non significa che non ci saranno più occasioni, in quella zona abbiamo molte soluzioni e caratteristiche diverse che possono tornarci utili in ogni gara”. Un concetto che non diverge sostanzialmente da quello diffuso a fine mercato quando, parlando delle possibilità del regista genovese e di Marchionni di guadagnare posizioni nelle gerarchie, spiegò come queste fossero ancora in fieri e destinate ad essere egemonizzate da chi avesse saputo imporsi prima.

MULTITASKING - Chi ci è riuscito dopo otto giornate? L’ex Teramo ha finora inserito quattro o cinque elementi sulla seconda linea, ovvero due o tre nella zona nevralgica (ai quali si sommano i due esterni di fascia) per ciascun match. In appena due circostanze, ovvero contro Spezia e Frosinone, lo schieramento è rimasto inalterato, ma l’aspetto che salta all’occhio è la trasversalità delle pedine. A nessuno, ad eccezione dei soli Amadio e Moretti, è stato infatti riservato un ruolo unico. Basti pensare che Rocca ha agito indistintamente da esterno a destra (Verona) o sinistra (Cesena), prima di essere riportato – domenica scorsa -, nella sua posizione abituale da mezzala mancina, in un “trattamento” già riservato a Scaglia, che però da interno si è mosso a destra contro il Benevento. Quattro indicazioni diverse per Mariga, mezzala su entrambi fianchi del regista, perno del terzetto col Trapani e utilizzato anche nel tandem centrale del 4-4-2, con il compagno di catena De Vitis che si è fermato a tre essendosi barcamenato da interno soltanto a Verona.

TUTTI UTILI - A riposo per un’ora contro i siciliani il numero 30, con i suoi 569 minuti in campo, resta il più utilizzato tra i centrocampisti. Lo tallona D’Urso con 506, con Mariga che chiude il podio con 20 minuti in meno. A ridosso Scaglia, il cui impiego ridotto (424’) risente del doppio turno di squalifica derivante dall’espulsione di Novara, con Rocca (272’) che è tornato a godere solo negli ultimi due appuntamenti di una discreta fiducia. Per Moretti (164’) e Amadio (103’) sarà difficile ritagliarsi uno spazio adeguato alle rispettive ambizioni, mentre per un Bandinelli che non più tardi di domenica ha collezionato la prima manciata di spazio di una stagione iniziata con la spada di Damocle dell’infortunio e per un Criscuolo (2’ al Bentegodi) che si è almeno tolto la soddisfazione di esordire tra i professionisti, c’è un Marchionni che attende ancora una chance che rischia di essere procrastinata all’infinito.