Latina, cena di gruppo per gli ex dipendenti: può il passato trasformarsi in futuro?

04.06.2017 00:00 di  Marco Ferri   vedi letture
Foto: Paola Libralato
Foto: Paola Libralato

Una cena per dirsi "addio", o forse, più semplicemente, arrivederci. È quella cui hanno dato vita giovedì i dipendenti dell'Unione Sportiva Latina Calcio, a tutti gli effetti ex dopo la cessazione dell'esercizio provvisorio che ha posto fine all'attività di un club del quale hanno scritto la storia, spesso restando lontani dai riflettori, nei quattro anni di Serie B. Promossa e offerta dal segretario Gianni Francavilla presso il Saint Tropez di Anzio, la serata ha visto la presenza di tante figure professionali legate da tempo al club di Piazzale Prampolini: dal direttore sportivo Mauro Facci, all'ufficio stampa Stefano Pettoni, alla responsabile amministrativa Paola Balistreri al medico sociale Oreste Sacchetti, passando per l'addetto al campo Claudio Marrucco, il magazziniere Stefano Mazzanti, i fisioterapisti Giuseppe Ciotti, Massimo Piva e Giuseppe De Chiara, il preparatore addetto al recupero degli infortunati Maurizio Miele, la fotografa Paola Libralato, lo Slo Fabrizio Ziroli, il responsabile marketing Emanuele Di Giorgi e il segretario del settore giovanile Matteo Cassoni. Insieme a loro alcuni che "ex" lo erano già da un po', come il team manager Pierluigi Sperduti, il responsabile della biglietteria Nicol Bruno e il dirigente del settore giovanile Pio Musilli

E IL FUTURO? - Un'occasione per rivivere i fasti passati e stare ancora insieme, come difficilmente potrà accadere in futuro. Per un Mazzanti che si è già chiamato fuori da un ruolo operativo nel sodalizio pronto a sorgere dalle ceneri dell'Unione Sportiva, e per alcuni ruoli "in attesa di giudizio" (basti pensare ai fisioterapisti, destinati a dipendere dal nuovo responsabile sanitario) ci sono però diverse figure professionali che potrebbero fare al caso della stessa. La prima risponde proprio al nome di Gianni Francavilla, professionista esemplare che ha saputo fondere nell'etichetta di "segretario" una gamma di competenze che in serie D rappresenterebbero molto più di un lusso. Che dire, poi, di Claudio Marrucco, l'uomo che ha permesso al manto erboso del Francioni di risultare tra i più apprezzati (e premiati) del torneo cadetto? Di elogi sul proprio operato da parte degli addetti ai lavori e dei colleghi ne hanno raccolti a iosa anche Stefano Pettoni, elemento capace di svolgere in solitaria un lavoro per il quale la maggior parte delle società di Serie B impiega più risorse, e Paola Balistreri. Una loro eventuale riconferma andrebbe letta, ancor prima che all'insegna della continuità, nell'ottica di un rilancio ambizioso. Quello di un club che può dare sin da subito l'assalto al ritorno nel professionismo trovandosi "in casa" forza lavoro abituata ad operare in quel salotto.