"Sconsigliai Leonardi al Latina"

13.04.2016 15:00 di  Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
"Sconsigliai Leonardi al Latina"
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© foto di Federico Gaetano

Il Latina ha il palazzo contro. Stavolta, però, non è certo la questione arbitrale a tener banco, quanto piuttosto la necessità del massimo organismo di non infilare la testa nella sabbia. Intervenuto a margine della presentazione dell’amichevole che la B Italia, la selezione Under 21 dei calciatori del campionato cadetto, terrà quest’oggi al “Tardini” contro il Parma, il presidente della Lega Andrea Abodi – a specifica domanda dei cronisti presenti -, ha riservato un affondo deciso nei confronti del direttore generale nerazzurro Pietro Leonardi: “Lo conosco personalmente e gli ho detto più volte di esporsi e dire ciò che effettivamente è successo nella sua esperienza gialloblu. Il nostro organo – ha sottolineato il numero uno di via Rosellini -, non può interferire con la Giustizia Sportiva che si sta occupando di queste cose”, ha proseguito prima di svelare un retroscena.

RESPONSABILITA’ – Da sempre particolarmente sensibile alle questioni pontine, come testimoniato dalle sue visite istituzionali nel capoluogo per risolvere la questione stadio, Abodi ha raccontato il tentativo, operato nella scorsa estate, di dissuadere il club di Piazzale Prampolini: “Avevo sentito dei rumori che il Latina ingaggiasse Leonardi, che considero un amico sportivo. E lo dico pubblicamente – raccoglie il portale parmatoday -, non condivido il modello di gestione, ma il mio giudizio vale poco rispetto alla sentenza dei fatti. Ritengo e spero che chi dovrà giudicare sportivamente e nell'ambito della giustizia ordinaria, ci faccia capire con più dettagli quello che è successo. Ho provato a spiegare alla proprietà nerazzurra, e anche a Leonardi stesso, che non fosse opportuno, in termini di chiarezza, ricoprire quel ruolo. Lo avevo anche detto al diretto interessato che bisognava spiegare tutto alla gente per non avere dei problemi. Se la gente non capisce si rischiano degli equivoci. La decisione del Latina è stata quella di coinvolgerlo nel loro progetto sportivo e adesso le responsabilità sono loro”.

SVILUPPI - Sulla situazione attuale: “C'è stato il deferimento una settimana fa, e mi auguro che questo procedimento a suo carico faccia piena luce sull’accaduto. Il giudizio sportivo e quello penale devono servire a chiarire. Abbiamo bisogno di migliorare le cose, ci sono tante cose che non vanno e  molti margini di miglioramento. Non ci siamo mai voltati dall'altra parte, vogliamo affrontare di petto i problemi. Credo molto nel rispetto dei ruoli, chi deve giudicare giudicherà”.

LA POSIZIONE DEL LATINA – Era stata espressa tempo fa, in occasione della cena natalizia, dal presidente Pasquale Maietta: “Nel tesserare Leonardi  non abbiamo fatto altro che adeguarci all’operato della Federcalcio e di club molto più importanti e blasonati del nostro, che lavorano con chi è indagato o perfino rinviato a giudizio per  reati come  la frode sportiva che ritengo molto più gravi di quelli di cui si sarebbe reso responsabile il nostro direttore generale.  Se il messaggio è quello che chi è indagato o rinviato a giudizio non deve lavorare nel calcio, noi ci stiamo. Iniziasse però a dare l’esempio la Federazione”. Leonardi, che per il crac Parma dovrà difendersi sia dinanzi al tribunale fallimentare che a quello sportivo, rischia una squalifica pluriennale.