Latina-Catania costò 50.000 euro

24.11.2015 19:00 di  Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
Latina-Catania costò 50.000 euro
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© foto di Federico Gaetano

Nuovo capitolo nell’inchiesta sul calcioscommesse denominata “I treni del gol” e che vede chiamato in causa, per responsabilità oggettiva, anche il Latina e un suo tesserato (oggetto di avviso di garanzia), il difensore Matteo Bruscagin. La Procura di Catania ha chiesto infatti a rinvio a giudizio per associazione per delinquere e frode sportiva di sette persone. Gli imputati sono l'ex presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, l'ex Ad Pablo Cosentino e l’ex direttore sportivo Daniele Delli Carri, l’agente Fifa Fernando Arbotti, il dirigente Piero Di Luzio, Giovanni Luca Impellizzeri (titolare di un’agenzia di scommesse) e Fabrizio Milozzi. Le indagini, avviate dalla Digos, hanno evidenziato la presunta compravendita di sei partite di Serie B da parte degli indagati. Il procuratore Michelangelo Patané e il sostituto Alessandro Sorrentino hanno chiesto il rinvio a giudizio anche della società Calcio Catania contestando il reato di responsabilità amministrativa.
Pulvirenti, al pari di Cosentino, è stato sottoposto al Daspo per 5 anni dal questore di Catania. L’ex massimo dirigente del club etneo ha confessato di avere pagato 100 mila euro ciascuno per le gare vinte con Varese e Trapani e 50 mila euro ciascuno per ottenere il successo su Latina e Ternana. La gara del Francioni andò in scena lo scorso 19 aprile e vide gli ospiti imporsi col punteggio di 1-2. L’allora presidente, che ha sempre negato di aver scommesso sulle gare in questione, riferì che “nonostante i dubbi” avrebbe continuato i “pagamenti per il timore che i personaggi coinvolti nella vicenda potessero utilizzare il medesimo metodo ai danni della sua squadra”, vista la “riconosciuta capacità degli stessi di alterare, contattando di volta in volta i giocatori, i risultati delle partite”.