Aprile: "Tutte le porte sono aperte"

03.12.2016 11:00 di  Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
Aprile: "Tutte le porte sono aperte"
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Un'agenda ricca di appuntamenti quella di Antonio Aprile, costantemente a lavoro per trovare una soluzione all'intrigata matassa che attanaglia il futuro del Latina. Il presidente nerazzurro ha incontrato diversi potenziali acquirenti nel corso di questa settimana: da Giulio Gravina, proprietario della Interpol e già accostato al Pisa in estate, al gruppo NGM (New Generation Mobile), azienda italiana produttrice di telefoni cellulari nonché top sponsor della serie B. Altri ne ha ascoltati anche ieri mattina, nel tentativo di creare una valida alternativa alla cordata di Anzio, che da cinque mesi sta tentando la scalata al club di Piazzale Prampolini. "In questo momento tutte le porte sono aperte - ammette il fondatore della Re.co.ma. Group - non ci sono soggetti in pole position e altri più defilati. La certezza è che ci stiamo muovendo, io e la mia famiglia, per assicurare una soluzione in questo momento così delicato". La speranza dei tifosi è che si arrivi in tempi rapidi a una svolta, in un senso o nell'altro, anche perché la data del 16 dicembre resta un bivio significativo. Il Latina, così come le altre società di B, dovrà corrispondere ai tesserati i pagamenti dei mesi di settembre e ottobre, per un totale che sfora di qualche decina di migliaia di euro il muro del milione. "Ovviamente è una seria preoccupazione - ribatte Aprile - non solo per noi, ma mi sento di rassicurare l'ambiente: verranno garantiti gli stipendi a calciatori e dipendenti. Ne faccio una questione morale".
La partita con la Virtus Entella molto probabilmente vedrà ancora presente sugli spalti la cordata neroniana capeggiata dal commercialista Ugo Nuzzi e della quale fanno parte anche gli imprenditori Angelo Ferullo, Benedetto Mancini e una manager scandinava. "Ci sono tante trattative in corso - conclude il presidente Aprile - ma finché non si arriva a un'ipotesi di accordo non si può dare mai niente per scontato. Restare con una fetta più piccola? Dipende dal partner". La sensazione è che oggi, oltre a quella sul campo, si giochi anche la partita legata al futuro societario.