Garcia Tena: "Qui per stupire"

21.07.2016 13:45 di  Marco Ferri   vedi letture
Garcia Tena: "Qui per stupire"

Una garanzia per il presente e una fiche da giocarsi per il futuro. La formula con cui è stata ufficializzato, nella giornata di ieri, l’arrivo di Pol Garcia Tena in nerazzurro, lascia aperto uno spiraglio per una sua permanenza al Francioni, complice quel diritto di riscatto esercitabile dal club di Piazzale Prampolini alla scadenza del prestito.

TERZA STAGIONE - Catalano di Terrassa, centro a una trentina di chilometri da Barcellona, 21 anni compiuti lo scorso 18 febbraio e un contratto che lo lega alla Juventus fino al 30 giugno del 2018, vanta un’esperienza da far invidia ai coetanei, con già 48 presenze messe insieme in serie B tra Vicenza (23 nella stagione 2014/2015, nella quale i biancorossi di Marino hanno conquistato l’accesso ai play-off), Como e Crotone, dove ha contribuito con 12 apparizioni e un gol – il suo secondo tra i professionisti -, alla storica promozione in A degli uomini di Juric.

PRIME IMPRESSIONI - Agli ordini di Vivarini sin dal primo giorno di ritiro, il difensore spagnolo ha fatto la radiografia della prima settimana di lavoro a Castel di Sangro: “Ci siamo messi sotto duramente com’è giusto che sia nella fase del ritiro. Questo per me sarà il terzo anno in serie B: dopo una qualificazione ai playoff e una promozione in serie A, la mia volontà è quella di ripetermi a livelli importanti.  Il Latina è stata la società che, più delle altre, mi ha voluto: ho accettato la proposta convinto che qui si possa fare molto bene”.

OBIETTIVI – Le pieghe del mercato, con l’eventuale cessione di Dellafiore, possono regalargli una titolarità che per ora è tutta da conquistare. Svezzato da un ambiente abituato a vincere, ha diffuso il verbo nelle annate di apprendistato in giro per la nazione ed è pronto a ripetersi in terra pontina: “Non mi piace fare proclami – sottolinea -, in questo momento penso soltanto a lavorare per arrivare pronto all’inizio della stagione ufficiale. Mi considero un difensore polivalente, nel senso che sono un centrale ma posso adattarmi anche ad altri ruoli secondo le esigenze della squadra e le richieste del mister. I presupposti per far bene a Latina ci sono tutti, le due stagioni giocate in questa categoria mi hanno insegnato che la serie B è, a tutti gli effetti, un campionato difficile e logorante. Non esiste una squadra superiore alle altre o formazioni favorite,  l’esempio del Crotone dimostra come non ci sia nulla di scontato: nessuno avrebbe mai immaginato che potessimo andare in serie A. Con i primi risultati positivi in noi è cresciuto l’entusiasmo, abbiamo continuato a lavorare giocando un grande calcio vivendo alla giornata. Vivere alla giornata, pensando partita dopo partita, è il segreto per far bene in serie B: non bisogna porsi obiettivi e neanche abbattersi davanti a qualche difficoltà perché con 42 partite da giocare può succedere veramente di tutto. Il segreto è lavorare e mettersi a disposizione del collettivo per il bene della squadra”.