Gautieri trova la soluzione: Scaglia sempre nel tridente

05.04.2016 15:45 di  Marco Ferri   vedi letture
Gautieri trova la soluzione: Scaglia sempre nel tridente
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Scacco matto all’Avellino in due mosse. Carmine Gautieri ha impiegato quattro settimane per pescare dall’armadio il vestito migliore per il suo Latina, azzeccando l’outfit nella seconda uscita casalinga. Intenzionato a non stravolgere quel 4-3-3 che ha punteggiato la sua carriera da allenatore, già all’esordio aveva proposto un impianto con due sole punte di ruolo (Dumitru e Corvia) supportate da un centrocampista adattato (Ammari), ma a Terni a rendere obbligato il progetto fu l’assenza di Acosty. Sabato, invece, la scelta di affidarsi al “due con” è stata studiata, ragionata, voluta e difesa. Ribaltando l’equazione elementare che vorrebbe una relazione diretta tra numero di attaccanti impiegati e occasioni da rete prodotte, il Gaucho ha appesantito la mediana con i muscoli di Mbaye e Mariga, valorizzati dalla vivacità del tamburino Schiattarella, e garantito sostanza alle due fasi con l’avanzamento di Scaglia in prima linea.

SCELTA O NECESSITA’ – Con la “partita da fare” quella che poteva sembrare una mossa alla rovescia si è rivelata l’arma del successo. Dopo il prevedibile impasse iniziale, infatti, Mariga – il cui morale è stato sollecitato dalla punizione vincente con cui ha sbloccato il tabellino -, si è impossessato della cabina di regia con personalità e non ha fatto rimpiangere Olivera, le cui ultime versioni sono state lontane parenti di quelle di inizio stagione. Nonostante qualche rallentamento fisiologico, dettato dalle caratteristiche da interditore del 28enne keniota, che in più di un’occasione ha letto in ritardo i tagli dei compagni perdendo un tempo di gioco, la manovra pontina ha goduto di una discreta fluidità ed è stata valorizzata dal lavoro del fronte avanzato, con uno Scaglia in modalità tuttocampista le cui giocate hanno permesso di “stringere” il campo favorendo ben due delle tre reti.

ALTRO CHE JOLLY – “Non avendo una specifica precisa, qualche volta puoi essere penalizzato proprio perché vieni usato come jolly e, quando hai l’intera squadra a disposizione, puoi essere riutilizzato a partita in corso”, disse Somma riferendosi all’impiego del suo numero 8, chiamando in causa nel ragionamento anche Schiattarella. Le statistiche stagionali meritano però un approfondimento che sa di smentita. Il 29enne di Chiari ha fatto la differenza quando è stato inserito nel tridente d’attacco, soprattutto partendo da destra a piede invertito, grazie all’innata capacità di smarcarsi e di ricevere palloni “puliti” da dispensare ai compagni. Svincolato parzialmente dalla doppia fase e potendo usufruire di una maggiore copertura alle spalle, Scaglia ala ha permesso alla squadra di essere più corta e di disporre di un uomo in più tanto in fase di possesso quanto in quella passiva.

QUALE TRIDENTE? – Iuliano, Somma, Chiappini e Gautieri, i quattro coach alternati sulla panchina del Francioni, hanno utilizzato come modulo di partenza il 4-3-3 in 21 occasioni. Il Latina, che con 39 punti in 34 gare vanta una media di 1,15, ne ha raccolti 24 col sistema a trazione anteriore (1,14 ogni 90’). Soltanto in nove circostanze l’undici iniziale ha previsto la presenza di tre punte di ruolo, con risultati altamente negativi: 6 punti racimolati, per una media di 0,67. Nelle dodici gare restanti, invece, all’utilizzo di due attaccanti ha corrisposto l’avanzamento di un centrocampista. Ma se né Schiattarella (a Novara all’esordio) né Minala (Ternana), né Ammari (Perugia e Ternana) hanno rappresentato una soluzione ideale, con appena due pareggi in quattro match, la sostanza si è ribaltata quando a giocare di concerto con gli stoccatori è stato proprio l’ex Brescia.

MEDIA PROMOZIONE – Con Scaglia nel terzetto chiamato a perforare le retroguardie avversarie, i nerazzurri hanno vinto cinque volte su otto e ottenuto 16 punti in otto uscite, per una media di 2 ogni 90 minuti e una proiezione finale di 84 che si sarebbe facilmente tradotta nella promozione diretta. Sebbene sia impensabile estendere il breve segmento sull’intera durata della maratona cadetta, è ragionevole ritenere che attraverso questo semplice “accorgimento” la stagione avrebbe potuto usufruire di un orizzonte migliore. Specie se si analizza la quota di partecipazione dell’allievo di Baggio alle suddette fortune: nelle cinque affermazioni con lui collocato nel tridente, si è messo in evidenza con l’assist decisivo contro l’Ascoli, i due corner tradotti in rete da Ammari col Perugia, la punizione del pari e l’angolo che ha permesso a Corvia di battere Nicolas a Trapani, il tiro franco conquistato (e trasformato da Mariga) e la sua gioia personale al cospetto dell’Avellino. E che equivale a una risposta – forse definitiva – sulla rotta da seguire per un approdo sicuro.

I SISTEMI DI GIOCO UTILIZZATI DAL 1’ DAL LATINA

4-3-3: 21 volte

4-2-3-1: 8 volte

4-3-2-1: 3 volte

3-5-2: 3 volte

QUANTO RENDE IL 4-3-3

MEDIA PUNTI STAGIONALE: 1,15

MEDIA PUNTI COL 4-3-3 dal 1’: 1,14

MEDIA PUNTI 4-3-3 con tre attaccanti (9 volte): 0,67

MEDIA PUNTI 4-3-3 con due attaccanti e un centrocampista (12 volte): 1,50

MEDIA PUNTI 4-3-3 con due attaccanti e Scaglia (8 volte): 2,00