Vivarini si presenta: "Latina è la sfida che cercavo. La mia sarà una squadra aggressiva"

13.06.2016 19:31 di  Marco Ferri   vedi letture
Vivarini si presenta: "Latina è la sfida che cercavo. La mia sarà una squadra aggressiva"
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La conferenza stampa di presentazione di Vincenzo Vivarini, nuovo allenatore nerazzurra, raccolta in presa diretta da TuttoLatina.com nella sala stampa dello stadio Francioni: "Spero che avremo modo di approfondire la nostra conoscenza, sono lusingato di aver avuto la fiducia del Latina, da parte dei presidenti e dei direttori. Sono rimasto molto sorpreso, quello che ha fatto scattare la scintilla della scelta giusta è stata la voglia di far bene da parte delle componenti societari. Cercavo questo, da parte mia c'è motivazione e voglia di far bene. Nel parlare con direttori e dirigenza ho riscontrato ciò, ci sono i presupposti per fare bene".

Arriva in B con un anno di ritardo e con una squadra del tutto nuova
E' l'esperienza che cercavo. Devo ringraziare di questa grande possibilità per la mia carriera, arrivare in serie B era un passaggio che volevo ed era importante arrrivarci. Le ambizioni sono molto alte, ho fatto tanto lavoro per migliorarmi anno dopo anno. Ci ero arrivato con le mie forze, devo ringraziare molto la società per avermi dato questa opportunità. Sono molto contento perché, secondo me, questa è una piazza in cui si può fare veramente bene.

Com'è andata la trattativa?
Ho avuto diversi approcci con diverse squadre, penso che abbiate letto i giornali che mi indicavano prima in una piazza e poi in un'altra. A Lugano mi hanno pressato tantissimo, sono stato lì e c'erano anche altre squadre di B. Sono rimasto colpito dai direttori, ho trovato da parte loro la volontà di trovare un profilo come il mio. La scintilla è scattata in quei due incontri, poi abbiamo avuto l'incontro col presidente e la dirigenza e lì mi sono ancora più convinto. Ho visto che c'era delusione da parte loro per l'annata scorsa, ho visto la voglia di riprogrammare il calcio che piace a me, nella cura dei particolari. Questa era la cosa che cercavo ed ha pesato nella scelta.

Che esperienza porta e quanto servirà in B?
E' un discorso abbastanza complesso, quest'anno ha vinto il Crotone con un esordiente. Nel calcio purtroppo c'è bisogno di occasioni e mettere in mostra le qualità che uno ha, se non si hanno possibilità non si riesce a vedere se un allenatore è pronto o meno. Vedo gente che senza aver allenato si ritrova a farlo in questo campionato, il nostro lavoro è molto complesso. Lo si può fare anche senza esperienza, buttare giù dei nomi sono capaci tutti ma per curare tutti i particolari, dare un atteggiamento propositivo e fare l'allenatore nella sua interezza c'è bisogno di esperienza, gavetta. Bisogna avere esperienza nella gestione dei gruppi, penso che il mio percorso sia importante sotto questo aspetto.

Come immagina il suo Latina?
Ho seguito molto il campionato di B e il Latina. Ci sono giocatori tatticamente e fisicamente validi, devo portare il mio progetto tattico. C'è da cambiare mentalità e modo di approcciare le partite, da cambiare il mio pensiero di calcio. Si parte da una base buona, bisognerà rifinirla secondo il mio progetto tattico. Devo essere bravo a farmi capire.

Che tipo di referenze ha avuto da Gautieri, che è stato suo compagno di squadra, e quanto è diversa la sua filosofia di calcio?
Ci ho giocato insieme e l'ho allenato a Pescara, lo conosco bene. Ho visto le ultime partite, so che vuole un calcio offensivo e propositivo come quello che ho in mente io. Quando si arriva in corsa non è mai facile, non so se ha potuto sviluppare quello che aveva in testa ma ha fatto un buon lavoro. Il mio spero che sia aggressivo, organizzato in fase difensiva. Quello che ho in mente io è di avere una squadra più corta, che sappia difendersi con accortezza e che sia propositiva nell'aspetto del possesso palla, che ricerchi la giocata e che riesca a dare anche bellezza al suo gioco.

Aveva detto di aver rifiutato il Latina
E' stata una trattativa lunga col Lugano, loro hanno pressato tantissimo. Renzetti mi conosceva dai tempi di Pescara e abbiamo fatto molto bene, è un'opportunità di tutto rispetto perché apre una carriera diversa. Era un'offerta importante, Latina non c'entrava niente in quel discorso lì. Avevo anche altre trattative, ho rifiutato il Lugano e loro non ne sono rimasti contenti, questo mi è ovviamente dispiaciuto. Sono dell'opinione che fare bene qui significhi tanto, ringrazio la società per questa grande opportunità.

Ha in mente 3-4 innesti?
Penso di rimanere stasera a Latina per iniziare subito a lavorare. Mi piace curare molto tutti gli aspetti per essere subito pronti per questo campionato.

Chi le ha fatto la proposta da Terni?
Lì devono ancora prendere il direttore sportivo e mi aveva contattato un direttore che dovrà andare lì.

Il contratto?
Sono abituato a guadagnarmi sempre tutto quello che faccio, nel calcio devi essere bravo e richiedere tanto da te stesso. Abbiamo deciso di fare questa scelta, è un contratto annuale, l'obiettivo è concentrarsi sul lavoro.

Si è concentrato sul Latina e che immagine si è fatto?
Ho seguito molto il campionato di serie B quest'anno, ho visto Pescara-Latina quando si è festeggiato la salvezza e ho ben chiaro la situazione di squadra. Negli ultimi due giorni ho visto diverse partite per essere pronto anche stasera per parlare con la dirigenza e i direttori per mettere mano alla squadra. Devi plasmare la squadra sulle idee tattiche, da fuori ho notato che c'è voglia di far bene e riorganizzarsi al meglio. Mi è piaciuto il discorso gestionale di Natale Aprile, questo cambiamento che vada a toccare tutti i punti ci porterà a dire la nostra.

Profilo del giocatore che vuole per il Latina?
In base alle partite che ho visto dobbiamo essere più pronti alla fase difensiva ed alzare il tasso tecnico a centrocampo, individuando dei giocatori che sappiano svolgere questo tipo di situazione. A livello di nomi ci sono i direttori che devono fare il loro dovere nel miglior modo possibile. Mi piace giocare la palla, servono velocità e tecnica.

Dalla Primavera?
Criscuolo e Nelson sono due ragazzi da tenere in considerazione, un'altra cosa che ho detto è che in B bisogna correre e ringiovanire la squadra.

Il suo sistema prevede una punta brevilinea?
Due attaccanti che siano bravi a lavorare in sincronia tra di loro ed essere bravi ad integrarsi nel sistema di squadra, dando modo ai centrocampisti di inserirsi. C'è bisogno di attaccanti che sanno gestire la palla, bravi negli uno contro uno e bravi a muoversi non solo individualmente.

Da Aprilia l'hanno chiamata?
Ho tantissimi amici e sicuramente saranno contenti di stare qui.

Lo staff?
E' il solito, lo andremo ad integrare con altre figure. C'è da lavorare in modo più attento e dettagliato.

Le hanno chiesto la salvezza?
Non mi hanno chiesto niente, però ci tengo a dire che vorrei avere una squadra organizzata in entrambe le fasi, difensiva e di possesso palla. Ci tengo a sviluppare quello che ho in mente io.

Se si dovesse rivedere in un modulo?
Do poca importanza, contano più gli atteggiamenti. Una squadra passiva e che difende bassa non mi piace, queste sono le prime caratteristiche che mi piacciono e cerco. Voglio una squadra che non accetti quello dell'avversaria, che imponga il proprio e che vada in aggressione sui portatori. Questo conta più del modulo, ma è chiaro che il modulo sia importante per determinati movimenti. Partiremo da un 4-2- 3-1 di base e con un 3-5-2 da alternare a seconda delle caratteristiche dei giocatori. Le caratteristiche determineranno il modulo, di base abbiamo questi due sistemi da sviluppare.