Chiappini: "Le colpe sono solo mie. A Rieti ho capito le difficoltà nell'essere partiti in ritardo"

04.09.2017 00:40 di  Marco Ferri   vedi letture
Chiappini: "Le colpe sono solo mie. A Rieti ho capito le difficoltà nell'essere partiti in ritardo"
© foto di Latina Calcio 1932

La conferenza stampa integrale del tecnico del Latina 1932, Andrea Chiappini, a margine della pesante sconfitta con il Rieti nell'esordio di campionato.

Si arrivava a questa partita con molto entusiasmo. Come è cambiato l'umore a fine partita?
Era cambiato anche 10 minuti, si capisce sin da subito, al di là del fatto di aver giocato un'altra ulteriore ora in inferiorità numerica contro una squadra in forma, esplosiva e che andava al doppio della nostra velocità. Il Rieti rispetto allo scorso anno, quando è arrivata terza e ha vinto i play-off, si è rinforzata prendendo tre giocatori uno più forte dell'altro. Delle difficoltà della partita avevamo già parlato, questa si è ingigantita per aver subito il quarto gol consecutivo su palla inattiva dove abbiamo una grande carenza. Non avevamo più una grande forza per andarli ad attaccare, forse se avessimo fatto il gol dell'uno pari sarebbe stata una partita diversa. Forse...

Colpa di tutti?
In questo caso qua bisogna prendersi le responsabilità. Le colpe sono dell'allenatore che ha messo in campo la squadra e basta, i giocatori hanno fatto quello che dovevano fare. 

Difesa ballerina
Era diventata una difesa a tre contro una squadra forte. Probabilmente se avessi fatto un 4-4-1, come avevo intenzione di fare, sarebbe stato meglio, ma con i se e con i ma...Avremmo perso lo stesso la partita senza neppure cercare di recuperarla. Ho cercato di mantenere i tre giocatori, diciamo che il migliore il campo è stato il nostro portiere e questo significa che il risultato è super meritato. Oggi ho visto la vera difficoltà di una squadra che parte il 10 agosto, che fa tesserare i giocatori il 17 e comincia la prima di campionato con la formazione più forte del girone, rimanendo per 58 minuti con un uomo in meno. Il risultato non doveva essere così ampio e avremmo dovuto essere più attenti, con un po' di umiltà e pensando magari a non prenderli, avremmo perso con un passivo diverso.

Dopo il primo gol sei rimasto soddisfatto della circolazione di palla?
Loro facevano un pressing asfissiante nella nostra trequarti, con cinque giocatori che andavano a mille all'ora. Non avevamo nessuna possibilità, dovevamo solo scavalcare con le palle lunghe. Quando ci abbiamo provato l'abbiamo anche persa, è stata una partita difficile da subito. Lo sarebbe stato anche in 11 contro 11, probabilmente con un risultato diverso. Dopo che loro si sono mangiati due gol, evitati dal nostro portiere che è stato bravissimo, abbiamo avuto la possibilità di pareggiare e sul capovolgimento di fronte abbiamo subito il raddoppio. La partita è finita lì.

La squadra è andata a ringraziare i tifosi
Non so cosa si siano detti. 

Cosa salva di questa partita?
Nulla, non c'è veramente niente da salvare. La posso giudicare fino ad 11 contro 11, poi contro un'avversaria così non c'è stata partita. Facevamo fatica in parità numerica, figuriamoci in inferiorità. Forse l'errore grossolano che ho commesso è stato quello di non passare al 4-4-1, ma non avevo tutti questi giocatori in mezzo al campo a disposizione per effettuare questa mossa.