Chiappini: "Poco intelligenti nello sfruttare la superiorità numerica. Ad oggi non siamo competitivi, ma lo diventeremo presto"

17.09.2017 17:38 di  Marco Ferri   vedi letture
Chiappini: "Poco intelligenti nello sfruttare la superiorità numerica. Ad oggi non siamo competitivi, ma lo diventeremo presto"
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La conferenza stampa integrale del tecnico nerazzurro, Andrea Chiappini, a margine di Cassino-Latina.

L'analisi della partita: Cassino più bravo a soffrire?
La prima palla gol vera è stata nostra, poi sul calcio d'angolo abbiamo commesso l'ennesimo errore. Il rigore lasciamolo perdere perché nasce da una palla innocua, ormai persa, e l'abbiamo letteralmente regalato. Dopo siamo andati in superiorità numerica per la prima volta e credo che, negli ultimi 25 minuti, non se ne siano giocati più di 7-8 effettivi. Non si può giocare solo otto minuti nell'ultima mezzora. Avevamo la superiorità numerica, onestamente potendo giocare di più credo che il risultato sarebbe stato diverso perché avevamo una certa facilità ad arrivare nella trequarti con cross per Iadaresta, inserimenti e tiri da fuori area. È stata una partita cambiata dalla parità numerica. Per la prima volta, dopo aver giocato spesso in inferiorità numerica, finalmente giocavamo in superiorità numerica e non l'abbiamo sfruttata perché l'abbiamo rimessa in parità. Dobbiamo essere più furbi, scaltri ed intelligenti.

Alla vigilia ha detto che aveva un paio di dubbi, poi ha confermato la stessa formazione: erano gli esterni che poi ha cambiato?
Sì, uno dei due dubbi era quello, l'altro a metà campo. Per assurdo non era Belvisi ma Tomei, ma Rizzo non era pronto perché aveva saltato degli allenamenti. Belvisi era andato veramente molto bene in settimana, Porfiri è un centrale adattato. Ho scelto Belvisi, ma non riesce ad entrare nel vivo del campionato.

Questo Latina è calato nel cuore della categoria?
Abbiamo dei giocatori chiamati a fare la differenza che per struttura fisica e ritardo di condizione non sono al livello che gli appartiene. La squadra è stata fatta in pochi giorni, mi prendo io le responsabilità. Abbiamo finito gli acquisti dopo il 20 agosto, dobbiamo amalgamarci. Detto questo, la prestazione è quella che abbiamo detto prima e in 11 contro 10 sarebbe stato forse un risultato diverso. Se avessimo pareggiato, la psicologia avrebbe avuto il 

Il ritardo di preparazione ha influito sull'approccio alla gara?
Incide relativamente, con il lavoro fatto partiamo molto lenti. Abbiamo fatto un lavoro metabolico importante, alla fine riusciamo ad uscire perché abbiamo la condizione atletica per farlo. Ci manca la brillantezza perché alcuni giocatori sono strutturalmente così. Dobbiamo tesserare due terzini che sono potenzialmente i titolari (Angelov e Nelson, ndr), che non sono ancora tesserabili. Abbiamo difficoltà logiche ed evidenti, dette dopo una sconfitta sembrano una giustificazione ma l'ho detto anche dopo la vittoria col Budoni. Con la crescita di 4-5 giocatori importanti, il tesseramento di questi due e la crescita di condizione, possiamo diventare una squadra altamente competitiva. Oggi, oggettivamente, non lo siamo.

Le reti subite
Sul terzo c'è il ritardo nella chiusura e la bravura del giocatore, la posizione del portiere è giusta. Credo abbia calciato già dentro la metà campo, sicuramente si poteva evitare con una pressione diversa. Al di là degli episodi, abbiamo sbagliato a ripristinare la parità numerica. Secondo me potevamo avere un epilogo diverso e positivo. Purtroppo è stata per l'ennesima volta negativa, ma non ho visto una manovra degna di nota nella nostra metà campo. 

Le è stato chiesto di vincere subito il campionato?
Assolutamente no. Abbiamo detto di voler essere competitivi, ma ci stiamo accorgendo giorno dopo giorno che il ritardo di preparazione costa. Il Latina deve essere competitivo, bisogna crederci e migliorarci. Se si sale di condizione e si tesserano questi due giocatori, cresceremo l'autostima che al momento è sotto ai tacchi. Per ora facciamo quello che dobbiamo fare in casa, ma in trasferta facciamo fatica.