Latina-Varese, le pagelle: Viviani come Manna-gol

16.12.2014 01:00 di  Marco Ferri   vedi letture
Latina-Varese, le pagelle: Viviani come Manna-gol
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano

DI GENNARO 6: Ordinaria amministrazione per il portiere di Saronno, chiamato a sporcarsi i guanti soltanto nelle battute finali per disinnescare l'incornata di Miracoli. Imbattuto per la terza volta in quattro apparizioni: sarà soltanto una coincidenza?

ALMICI 6,5: Imbavaglia un cliente scomodo come Falcone, fornendo una prestazione ordinata e di personalità nella quale non disdegna le sgroppate oltre la propria metà campo. In costante crescita.

BROSCO 7: Perfetto per scelta di tempo e precisione negli interventi, le due chiusure su Miracoli in avvio di ripresa valgono quanto un gol fatto.

DELLAFIORE 7: Domina il confronto diretto con Neto Pereira giocando sull'anticipo. Negli assalti finali sbroglia con disinvoltura almeno due situazioni complicate.

ROSSI 6: Arretrato sulla linea di difesa, per ragioni di ordine tattico è costretto a macinare meno metri rispetto agli standard abituali e non mette completamente a nudo il ritardo fisico di Zecchin.

BRUNO 6: La fascia di capitano al braccio, "prima" assoluta in nerazzurro, lo galvanizza in avvio, facendo sembrare le opache performance dell'ultimo periodo un lontano ricordo. Dopo l'intervallo, però, cala vistosamente

VIVIANI 7: Sulle orme di Mannarelli e Simonetti, spara 100 metri di pura gioia volando sul bagnato quasi fosse Bolt ai Mondiali di Mosca. Non sarà un gol nel derby, ma la sua pennellata vincente (quarta in nerazzurro) ha un peso specifico enorme perché permette, in un colpo solo, di stendere un'avversaria diretta e di lasciarsene tre alle spalle. Prima e dopo percorre una nuova tappa nel percorso di costruzione del centrocampista moderno, coniugando sapientemente le due fasi di gioco.

PETTINARI 6: Molto meglio esterno rispetto a quando è costretto a battersi (e sbattere) per vie centrali, sfodera i pezzi migliori del repertorio quando può attaccare frontalmente la porta, ma spesso si intestardisce nel tener palla e, nel primo tempo, spreca malamente un comodo assist in direzione di Paolucci.

CRIMI 5,5: Il pubblico accoglie la sua sostituzione con una bordata di fischi in direzione di Breda, ma il tecnico trevigiano centellina intelligentemente una scelta figlia di un'ora in cui, alla solita generosità, fa da contraltare una mancanza di incisività che mal si sposa con la collocazione offertagli. Da guastatore alle spalle di Paolucci, infatti, il centrocampista messinese non trova mai la posizione adatta e, dopo un paio di combinazioni indovinate con Pettinari, si smarrisce sbagliando qualche appoggio di troppo. DAL 15' S.T. DOUDOU 7: Più che per le due accelerazioni in campo aperto, la seconda della quale lo porta a un passo dal raddoppio, viene premiata l'astuzia con la quale si procura la punizione tramutata in oro da Viviani, con un guizzo felino grazie al quale sottrae la sfera alla disponibilità di Fiamozzi.

SBAFFO 6,5: La mossa a sorpresa di Breda, che ne premia così il discreto scampolo di gara offerto a Perugia, suffraga la scelta con una prestazione che non risente del brusio continuo che accompagna ogni sua giocata. Più di ogni altro sembra lui l'uomo in grado di poter offrire l'ultimo passaggio, anche se due difetti vanno estirpati in fretta: l'irruenza negli interventi e la mancanza di freddezza nell'area di rigore, che lo porta (stavolta di testa), a divorarsi il terzo gol stagionale davanti al pubblico amico. DAL 35' S.T. BRUSCAGIN S.V.

PAOLUCCI 6: Da solo contro quattro, riesce, come di consueto, a farsi rispettare e "ai punti" dà più colpi di quanti ne riceva, martellando ai fianchi i centrali varesini. Tanto movimento e profondità garantita, negli ultimi 16 metri non dispone di una palla giocabile. DAL 15' S.T. PETAGNA 6: In panchina dopo cinque apparizioni conseutive da titolare, rispetto al compagno che sostituisce si trova subito sul mancino una palla ghiottissima per chi di professione fa l'attaccante, ma la spara a salve contro Bastianoni. L'impressione è che abbia bisogno di un gol per sbloccarsi psicologicamente.