Venturi: "Il parapiglia finale generato da un equivoco. Vittoria difesa coi denti, onore ai tifosi del Latina"

05.11.2017 17:20 di  Marco Ferri   vedi letture
Venturi: "Il parapiglia finale generato da un equivoco. Vittoria difesa coi denti, onore ai tifosi del Latina"
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Protagonista di un finale di gara decisamente concitato, il tecnico dell'Aprilia Mauro Venturi non è stato "invitato" in sala stampa dalla dirigenza del Latina e ha reso le dichiarazioni del post partita nella zona antistante gli spogliatoi del Francioni. Le sue dichiarazioni raccolte in presa diretta da TuttoLatina.com 

Partiamo dalla fine, da ciò che è successo in campo e tra lei e la tribuna
Neanche devo chiedere scusa, ce l'avevo col mio capitano che ero squalificato. Gli ho detto che doveva stare dalla mia parte e non dall'altra della tribuna, per cui ho insultato lui. Non c'era bisogno di nessun atto nei confronti dei tifosi, che sono stati splendidi.

Considera il tutto un equivoco?
Non è che lo considero tale, è proprio così. Ce l'avevo col mio capitano, nessuno deve offendere il pubblico avversario. Va reso onore ai tifosi del Latina che hanno applaudito fino al 90' e anche oltre una squadra che ha provato a pareggiare.

La dirigenza del Latina è molto arrabbiata con lei
Se hanno frainteso chiedo scusa. Ce l'avevo col mio capitano che era in tribuna, che ha preso tre giornate e senza il quale facciamo fatica.

Sulla partita
Ci ha detto anche bene perché su due palle inattive abbiamo trovato questi gol che, con i denti rispetto a mercoledì col Rieti, siamo riusciti a difendere nonostante il Latina abbia creato tante palle gol per poter pareggiare. Questa volta siamo stati bravi rispetto a col Rieti.

Difesa a denti stretti della vittoria: è nell'anima della tua squadra?
Certo. Noi in confronti al Latina abbiamo qualcosa in meno a livello di organico, ma non significa che non si possa provare a vincere anche in questa maniera. Stando tutti dietro alla linea della palla e cercando di ripartire, è stata una scelta dettata anche dal fatto che i nerazzurri spingevano forte.