Iuliano: "Fatto un gran lavoro psicologico. Crimi non si tocca. Conte mi ha detto che..."

30.01.2015 12:45 di  Marco Ferri   vedi letture
Iuliano: "Fatto un gran lavoro psicologico. Crimi non si tocca. Conte mi ha detto che..."
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La conferenza stampa di Mark Iuliano alla vigilia di Latina-Livorno raccolta in presa diretta da TuttoLatina.com

Come sta la squadra?
Come ben sapete, l'andamento dei risultati speravamo fosse migliore. E' indubbio che col migliorare del gioco ci si aspettava qualcosa di buono. Da Crotone ci aspettavamo tutti un risultato diverso, per quello che è successo e per gli eventi in campo stiamo a parlare di una sconfitta immeritata. Il gol della vittoria non è arrivato, abbiamo preso un gol e un'espulsione. Dobbiamo migliorare, anche sotto il profilo psicologico. Questi sono dei ragazzi fragili, giovani. Succede sempre nelle squadre che non hanno risultati, abbiamo lavorato molto sotto l'aspetto psicologico, non possiamo sempre bastonarli o dargli la carota. Se sono qui significa che neanche prima si erano riusciti a sviluppare i problemi, le difficoltà non si superano dall'oggi al domani. La cosa che mi lascia soddisfatto è l'interpretazione di un tipo di gioco, di una mentalità che non sembra quella di una squadra ultima in classifica e non abbia idee o qualcosa da dare. A stringere i problemi sono i risultati, su questo non abbiamo più molto tempo. Era già finito prima, adesso bisogna raccogliere le poche cose buone. Domani non sarà l'avversario ideale, il Livorno non ha pensieri e gioca sulle ali dell'entusiasmo. Penso che si vedrà un Latina ancora più motivato, nonostante le difficoltà ci siamo chiariti molto bene sui nostri obiettivi.

Ultimi in tutte le classifiche. Crede che domani, considerando che le altre hanno iniziato a correre, sia l'ultima spiaggia?
E' l'ultima spiaggia già da un po'. Va considerata l'ultima come tutte le altre. Da qui alle prossime quattro-cinque partite. I calcoli e la matematica non sono opinioni, non avevamo tempo già prima. Non posso non continuare a lavorare come e più di prima su alcuni concetti e sulla preparazione alla partita, altrimenti sarebbe inutile andare al campo. Voi e noi non perdiamo tempo, ci crediamo noi per primi come staff e i ragazzi li stiamo convincendo che attraverso il risultato che stiamo facendo, si deve arrivare al nostro obiettivo che tutti sanno. Cerchiamo vittoria e convinzione.

Avversario difficile e precarietà psicologica. Inoltre ci sono problemi con la tifoseria
Il più difficile che potessimo incontrare, non ho letto il comunicato. I tifosi che vengono allo stadio e pagano il biglietto hanno il diritto di fischiare se non gli piace lo spettacolo. Se dovessero fischiare o non gradire lo spettacolo, è normale e giusto così. Latina non è diverso da altre società e campionati, è giusto che sia così. Toccherà a noi portare gli applausi e convincere il pubblico che non meritiamo questa posizione di classifica.

Problema di gestione dei 90 minuti
Ho pensato a come risolverlo. Non hanno i 90 minuti, è difficile reggere i ritmi che chiedo io. Il problema è dovuto al fatto di non aver realizzato almeno una rete, quindi costruire a costruire senza pause ti porta a fare il doppio della fatica degli avversari. Così è stato col Vicenza, era pressoché impossibile tenere quei ritmi. Se fai gol e la squadra avversaria si apre, crei di più. A Crotone abbiamo iniziato molto bene con intensità, giocate e palle gol. Siamo andati sotto su un rigore dubbio o meno, abbiamo pareggiato e avuto l'occasione per fare il 2-1 con Crimi. Nel secondo tempo, per la troppa foga, abbiamo iniziato a fare errori personali e perso le distanze. In tre minuti abbiamo subito un'espulsione, nel momento in cui stavamo riassettando la squadra. Angelo è stato espulso subito, abbiamo rimesso bene la squadra ma per una palla filtrante abbiamo perso le marcature. Abbiamo cercato la forza per fare gol, abbiamo messo altri attaccanti.

Cambierà atteggiamento?
Non facciamo pressing sul loro portiere, il fatto di attaccare la palla ferma sul portiere a Crotone era per creargli delle difficoltà perché partivano da dietro. Gli abbiamo tolto subito quella sicurezza, lanciavano la palla fuori dal campo perché non avevano più idee. Con il Livorno è una partita diversa, giocando con una squadra libera mentalmente si concede e concede. Non hanno questa problematica di strappare ogni metro del campo, giocano perché se lo possono permettere. Useremo intensità e capacità di giocare la palla nei momenti difficili, dovremo essere lucidi. Il giocatore deve fare la scelta giusta nel momento di fatica, lì c'è la differenza tra quelli preparati fisicamente bene e gli altri. Abbiamo lavorato bene, sempre sui nostri concetti. Sono convinti di quello che fanno, il risultato è la medicina di tutti i mali.

I nuovi arrivati sono pronti?
Olivera non penso inizierà da subito, stiamo valutando perché veniva da un infortunio anche si stava allenando con la squadra. Aveva una tendinite, un giocatore nuovo si deve adeguare e in questi giorni non abbiamo lavorato bene complici le condizioni climatiche. Bidaoui l'ho visto bene, ha giocato con la Sampdoria ed è un giocatore pronto. Tendenzialmente sarei portato a schierarlo, ma la formazione la faccio domattina. Figliomeni è un capitolo a parte, ha avuto problemi fisici vecchi ma l'ho trovato bene e l'ho trovato voglioso di rispolverarsi. Ha fatto bene, poi ha avuto un infortunio, è un buon giocatore ed ho avallato il suo ritorno. Non penso che inizi dal primo minuto, a livello tattico la fase difensiva deve essere specifica e curato. Devo prima integrarlo.

Olivera in che ruolo lo vede?
E' un centrocampista, si è adattato a tutti i ruoli, sia nei tre che nei quattro che nel 2-1. Ha capacità tecniche, passaggio filtrante e una lettura del passaggio non indifferente. Capello aveva messo in panchina Camoranesi per farlo giocare, lì era straordinario ma ha avuto diversi infortuni. È bello, elegante, cattivo e ho un bel feeling con gli uruguayani, ne avevo bisogno. E' uno dei tre.

Chiamiamo anche Montero?
Adesso ci proviamo.

Quali mosse in avanti?
Sto valutando.

Oduamadi titolare?
Sì.

Come sta Sforzini?
Alla grande. Fisicamente sta benissimo. Ho un rapporto con lui che va al di là, ci conosciamo da tempo e non sapete il dispiacere che mi dà che non riesca a fare quello per cui è stato chiamato, molto probabilmente anche per colpa mia. Se non realizza è mia responsabilità, si è sempre fatto trovare pronto a livello tattico e fisico.

La sua squadra può cambiare a seconda delle condizioni del campo?
Grazie per l'idea. Questi giocatori li conoscete molto meglio di me, se qualcuno mi dimostra che ha ragione...

Ristovski ala è un suicidio?
Lì non è una punta, non ho mai detto di giocare con un 4-3-3 classico. Il ragazzo ha fatto due partite in quella posizione, non può sapere tutto. Fa degli errori perché non abbiamo completato l'opera.

Mancando Angelo lo arretrerà?
Sto valutando questa ipotesi. Non ho mai detto di giocare con tre punte, è come chi dice che gioca col 3-5-2 quando la difesa è a cinque. Il 3-5-2 è una fantasia. È solo per dare un'idea, ci sarebbero da far lezioni sui moduli che dipendono da quello che vuole l'allenatore e da come il giocatore si cala.

Conte le ha dato suggerimenti?
Io ho detto a lui come allenare la Nazionale e lui mi ha dato ragione. Parliamo spesso a livello tattico, ha avvalorato la mia filosofia a livello fisico e di messaggi da dare alla squadra. Mi ha assicurato che la strada giusta è quella, sono ancora più convinto se un allenatore del genere ha le mie stesse idee. Non sono contento che lo abbia detto, ma che me lo abbia confermato. Delle mie convinzioni sono ancora più certo, soprattutto se lo dice una persona del suo calibro. Mi spinge ancora di più nell'andare nella direzione intrapreso. La formazione la farò fare a lui.

Si attende partenze a sorpresa?
Il mercato, nei momenti di difficoltà, è la nota dolente. Condiziona allenamenti e teste del giocatore, è un bene se vai a correggere gli errori precedenti. Finché non si chiude la finestra del mercato, è come avere l'ormone a mille in uno spogliatoio di pazzi. Anche se sei convinto e stai bene dove sei, ti condiziona. Stiamo cercando di dare tranquillità sotto quel profilo, soprattutto la società se dovrà rimanere. E' una condizione che mette in difficoltà noi come tutte le squadre di calcio.

Crimi resterà?
Volete levarmi anche Crimi? Resterà sicuramente. E' un calciatore straordinario, ha perso un po' di smalto sotto porta, non che lo abbia mai avuto. Gli manca un po' di lettura delle giocate e dei tempi di inserimento, la sua natura lo portava sempre ad inserirsi. È un giocatore straordinario e un ragazzo bravissimo.

C'è il rischio che qualcuno resti fuori rosa?
Sì, ne abbiamo parlato con Abodi in riunione. C'è il pericolo sia per le leggi che arriveranno che per la rosa attuale.