ESCLUSIVA TL- Bruno:"Un giorno ritornerò a Latina, qui ho vissuto l'apice della mia carriera"

03.01.2023 10:30 di  Laerte Salvini   vedi letture
ESCLUSIVA TL- Bruno:"Un giorno ritornerò a Latina, qui ho vissuto l'apice della mia carriera"
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© foto di Federico Gaetano

In vista del match Pescara-Latina abbiamo avuto il piacere di intervistare il doppio ex di giornata Alessandro Bruno, il “Colonnello”, ora in forza al Notaresco, ha vissuto un biennio ricco di emozioni al Francioni per poi approdare in quel Pescara che conquistò la A. Queste le sue parole ai microfoni di TuttoLatina.com.

Come vedi la situazione di Latina e Pescara ad oggi?

“Il Pescara sta vivendo un momento un pò particolare venendo da un pò di sconfitte ma parliamo di una squadra forte e giovane. A inizio campionato il Pescara è partito molto bene per poi subire questo calo nel finale di stagione con qualche difficoltà. Resta una squadra che ha in organico elementi di spessore, giovani e di grande qualità. Il Latina sta facendo benissimo disputando un ottimo campionato. La squadra è organizzata e guidata nel migliore dei modi e costruita con grande intelligenza. Si prospetta un bell’incontro con tanti gol perché si affronteranno a viso aperto”.

Hai giocato con entrambe nei loro momenti migliori tra A e B. Vedere piazze del genere in Lega Pro che effetto fa?

“Io ho avuto la fortuna di toccare l’apice della mia carriera sia a Latina che al Pescara dove ho anche giocato in A e rappresenta per me un motivo di orgoglio. Ritrovare queste squadre in C è un peccato perchè sono due città che hanno fame di calcio e la C va un po’ stretta ad entrambe. Purtroppo il calcio è ciclico, si sale e si scende ma sicuramente nel breve periodo le due città sapranno riprendersi le categorie che meritano”.

In questo Latina c’è un giocatore in cui ti rispecchi?

“A centrocampo credo che Stefano Amadio sia molto bravo. Un giocatore intelligente che riesce a guidare i compagni e di grande importanza per la squadra. Lui è molto forte ma come detto prima il Latina è stato costruito con intelligenza e credo si toglieranno qualche soddisfazione anche in questa sessione di mercato assicurandosi qualche giocatore importante”.

Che rapporto hai con Andrea Esposito?

“Andrea è un ragazzo eccezionale a cui voglio un gran bene.Lui è un giocatore forte che ha deciso di rimanere a Latina per la famiglia perchè credo che un giocatore come lui poteva vivere questo finale di carriera in bel altre realtà. Andrea tiene tantissimo al Latina e sono contento per lui perché vedo che sta bene e quando gioca si diverte.”

Quest’anno ha fatto il grande salto tra i professionisti Fabrizi, che opinione hai su di lui?

“L’anno scorso ho avuto modo di vederlo e si vedeva già che era un giocatore che doveva solo riuscire a cogliere l’opportunità per fare il salto di categoria. Ci ho giocato contro ed è veramente insidioso. Ha dei movimenti da attaccante nato e credo sia giusto che si sia conquistato la chiamata del Latina. Quest’anno ha fatto 5 gol e si vede che è un giocatore che ha voglia e possiede la giusta grinta e determinazione. Fa sempre piacere vedere questi ragazzi che dalla D riescono a fare bene anche in Lega Pro”.

Nel girone F gioca anche Salvatore Gallo, obiettivo di mercato del Latina.

“Ho avuto modo di vederlo da vicino avendo giocato contro il Vastogirardi. Loro giocano bene anche grazie al loro allenatore, Tommaso Coletti. Gallo è molto bravo e come tutta la squadra gioca bene”.

Con il tuo Notaresco che obiettivi ti poni?

“La nostra è una stagione di transizione perché la società è cambiata. Siamo partiti con tante difficoltà e adesso l’obiettivo è quello di salvare la categoria. Credo che per me sia l’ultima stagione da calciatore quindi volevo dare una mano a questa società cercando di lottare per restare in serie D. Per questa piazza è molto importante continuare a fare questo campionato”.

Hai avuto modo di calcare i campi di ogni categoria dalla D alla A. La differenza tra i dilettanti alla C qual è?

“A dirti la verità la differenza tra le due competizioni è notevole sia dal punto di vista fisico che da quello tecnico-tattico. Per fare il grande salto hai sempre bisogno di qualche innesto per non sfigurare. Dalla C alla B posso dire che il Catanzaro quest’anno e il Bari l’anno scorso hanno stravinto il campionato mantenendo una buona ossatura ma poi sono stati bravi a intervenire sul mercato altrimenti è difficile reggere l’urto del salto di categoria. In particolar modo la serie B che è il campionato in questo momento più difficile in Italia”.

C’è un aneddoto che vorresti raccontare della tua esperienza a Latina?

“Per raccontarli tutti bisognerebbe scrivere un libro, ce ne sono stati tantissimi. Io ricordo il Latina con grande affetto e ci sarebbero tantissime storie belle da raccontare. Ho nel cuore mister Breda e tanti altri e quindi ho sempre piacere a ricordare Latina. Un giorno ritornerò in questa piazza”.