Il Latina si assesta con vista sulla zona playoff

Dal 1992 è collaboratore de “Il Messaggero”, dal 2009 collabora con la “Gazzetta dello Sport”. Inizia scrivendo di baseball, poi cede ai tentacoli del calcio.
30.01.2023 19:00 di Vincenzo Abbruzzino   vedi letture
Il Latina si assesta con vista sulla zona playoff

Un Latina tosto per un pareggio che nonostante lo faccia scivolare fuori dalla zona play-off a favore del Monopoli, fa comunque bene alla classifica dove allunga sulle posizioni play-out.

Solidità che ha avuto per componenti l’equilibrio e il carattere. Ad Avellino, il Latina è stato tosto perché equilibrato e nel contempo caratterialmente duro, tatticamente intelligente.  Si è temuto il peggio soltanto nella parte centrale del primo tempo quando, dopo un buon pressing iniziale, il Latina si è abbassato troppo, lasciando libertà di espressione agli esterni irpini. Paradossalmente, nel momento di maggiore difficoltà il Latina ha però saputo crearsi la migliore occasione del confronto con Carisssoni, una opportunità colossale spentasi sul tentativo mal riuscito della conclusione a giro a pochi passi dalla linea di porta.

Il Latina ha contrastato l’Avellino opponendogli più linee di pressione, ad iniziare dai propri attaccanti che al solito sono risultati di scarso impatto “offensivo”  riuscendo tuttavia a compensare tale limite con una azione di disturbo che ha impedito agli avversari una impostazione pulita della manovra. Sulle stesse frequenze ha manovrato la mediana dove Bordin ha faticato a trovare posizione e tempi, ma una volta riuscito nell’intento ha saputo guidare un reparto ben sorretto dalla corsa di Carissoni e Sannipoli, con Barberini in crescita.

Il resto lo ha fatto la difesa, reattiva e pratica anche nella ripresa quando non ha più potuto contare sull’esperienza di Ciccio Esposito, e soprattutto Tonti, autore di un paio di interventi decisivi, che hanno strozzato in gola l’esultanza del gol agli avversari.

Il Latina nella consapevolezza di un avversario meglio attrezzato e fortemente motivato, ha poi saggiamente spezzettato di continuo il gioco, non ha consentito all’Avellino di trovare il ritmo ad eccezione dei minuti finali quando la disperata pressione irpina si è fatta quasi incontenibile. I nerazzurri sono apparsi consapevoli di stare vivendo un momento di assestamento e a quanto pare si sono adeguati cercando di limitare i danni e di vivere senza grossi sobbalzi il processo di trasformazione innescato dal mercato che chissà dove li porterà.