Esclusiva - Scibilia: "Piazze come Latina non hanno rivali. Francioni arma a doppio taglio per i nostri giovani"

12.10.2017 17:00 di Matteo Ferri   vedi letture
Esclusiva - Scibilia: "Piazze come Latina non hanno rivali. Francioni arma a doppio taglio per i nostri giovani"
© foto di TuttoLatina.com

Messinese di nascita ma laziale d'adozione, Danilo Scibilia è protagonista sui campi della nostra regione ormai da sette anni, eccezion fatta per le parentesi a Marsala (nella seconda metà della stagione 2010/11) e Nocera Inferiore, due campionati fa. Raggiunta la Serie D con la maglia dell'Aprilia, attraverso i playoff, il trentunenne attaccante siciliano si è spostato più a nord, nel viterbese, per abbracciare il progetto Flaminia. Domenica, per la prima volta in carriera, sfiderà il Latina e Tuttolatina.com ha raccolto le sue dichiarazioni in vista del match del Francioni.

Cosa ti ha spinto a lasciare Aprilia e scegliere una destinazione per certi versi complicata come la Flaminia, visto che in estate c'è stato l'addio dello sponsor Ceramica Flaminia e il trasloco da Civita Castellana a Carbognano?
Quando avevo preso accordi, in estate, non sapevo ancora di tutta questa situazione che hai evidenziato. Il direttore sportivo Manfra e mister Vigna mi hanno comunque rassicurato e così ho deciso di provare lo stesso questa nuova esperienza, anche perché avevo un accordo verbale con loro e non me la sentivo di disattenderlo. Con l'Aprilia sono rimasto in buonissimi rapporti, sia con la dirigenza che con lo staff tecnico.

Ritrovi la D dopo quattro stagioni, come ti sembra il livello del campionato?
Probabilmente ci sono meno società che investono sulla vittoria finale. Ci sono due o tre squadre blasonate che possono puntare a vincere, le altre sono tutte di livello medio-basso, questa è la differenza principale. Inoltre, la presenza di squadre che giocano con sette o otto under fa abbassare un po'il livello generale, qualche anno fa era molto difficile incontrare formazioni composte quasi interamente da giocatori così giovani. Credo che ciò sia dovuto principalmente alle difficoltà economiche che, da un po'di tempo a questa parte, hanno portato i club ad investire meno.

Come arrivate mentalmente e fisicamente alla partita, dopo due sconfitte consecutive?
Contro l'Ostiamare avevamo perso ma abbiamo fatto un'ottima prestazione e siamo rimasti in partita fino alla fine. Domenica scorsa, a parte un gol regolare che mi è stato annullato, non siamo più riusciti a renderci pericolosi e dopo il due a zero siamo letteralmente crollati. Purtroppo avere una squadra molto giovane come la nostra può portare entusiasmo nei momenti positivi ma anche sfiducia quando le cose girano male durante una gara.

Avete incontrato Rieti e Trastevere, che sono tra le favorite del girone. Chi ti ha impressionato di più?
Senza dubbio il Rieti, credo sia la favorita assoluta del girone insieme all'SFF Atletico, almeno per ora. Sul Latina non mi posso esprimere perché ancora non l'abbiamo affrontata ma è certamente la piazza più prestigiosa del girone e mi auguro che la squadra sia all'altezza di una città così affamata di calcio.

Che partita ti aspetti dal Latina e soprattutto che ambiente ti aspetti al Francioni. Per te che sei un giocatore di esperienza e che ha giocato in stadi importanti magari la tensione sarà inferiore, però potrebbe essere un problema in più per i più giovani?
Può essere un'arma a doppio taglio, potrebbe spronare il ragazzino a dare di più o fargli tremare le gambe. Io due anni fa giocai in Eccellenza con la Nocerina, se sbagliavi un passaggio ti "mangiavano", se segnavi un gol ti facevano sentire come Messi. Latina non la scopriamo certo noi,  è una piazza calda e che vive di calcio. Personalmente piazze di questo tipo non hanno rivali, indipendentemente dalla categoria in cui si trovano.