ESCLUSIVA TL- Rosseti:"A Gennaio volevo andare via, ora sono felice di stare qui"

28.03.2023 08:00 di  Laerte Salvini  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TL- Rosseti:"A Gennaio volevo andare via, ora sono felice di stare qui"
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© foto di Matteo Ferri

Il ritorno di Lorenzo Rosseti in campo ha portato nuovi equilibri nell’attacco nerazzurro. Con 100 presenze in serie B e oltre 50 in Lega Pro, Rosseti è uno dei giocatori più esperti della rosa del Latina. In vista del rush finale la presenza dell’ex Atalanta sarà una valore aggiunto per Di Donato. Il bomber dei pontini si racconta in esclusiva ai microfoni di TuttoLatina.com

Come stai vivendo il tuo ritorno in campo?

“La mia assenza è dovuta alla volontà da parte mia di cambiare aria. Le soluzioni che mi si erano prospettate non si sono poi concretizzate e quindi sono ritornato a disposizione del gruppo. Ora mi fa piacere esser tornato a disposizione della squadra per cercare di finire l’anno nel migliore dei modi”.

C’è stata una squadra che si è avvicinata in particolare viste le tante voci di mercato?

“Io ho aspettato fino all’ultimo di trovare una soluzione perché in quel momento la mia situazione a Latina non era delle migliori. Io avevo il desiderio di giocare mentre la società aveva preso delle decisioni che vanno sempre accettate e stavo aspettando una chiamata. Nelle soluzioni vagliate non siamo riusciti a trovare un accordo e quindi sono rimasto qui. Con il senno di poi in questo momento ti posso dire che sono felice di esser rimasto qui”.

 Come ti trovi con Ganz visto che avete condiviso insieme le avventure con Como ed Ascoli?

“Io e Ganz ci conosciamo da tanto tempo e giocare insieme è un po’ più facile per noi in questo momento. Tutti gli attaccanti in rosa sono ottimi giocatori e chiunque può dire la sua”.

Ti senti quel giocatore che Di Donato in conferenza stampa ha definito tra i più forti della serie C?

“Le mie condizioni fisiche mi avevano penalizzato perchè questi problemi non mi hanno permesso di giocare con continuità. Ora sto molto meglio, ho riniziato a giocare e mentalmente e fisicamente sto crescendo, oltre al fatto che ho ritrovato fiducia nei miei mezzi. Per il resto queste etichette non sta a me sceglierle”.

Vi aspetta un finale di gare dove potrete sulla carta raccogliere tanti punti. Quanto credete nei playoff?

“Arrivati a questo punto della stagione non ci sono partite facili. Ogni squadra vuole la vittoria per salvarsi o cercare qualcosa in più in queste ultime occasioni rimaste. Il girone di ritorno è sempre più difficile di quello di andata. Noi dobbiamo cercare di fare il meglio possibile per fare un finale di campionato importante, poi vedremo quello che si riuscirà a fare. L’importante è dare sempre il massimo per provare a fare quanti più punti possibili nelle gare che rimangono”.

Quante analogie ci sono tra il Latina della passata stagione e questo Latina arrivati alla fine di questo campionato?

“L’anno scorso per un problema al dito sono stato via per un po’ di tempo e ho vissuto meno l’ambiente. Era una squadra meno esperta della categoria perchè per tanti era il primo anno di professionismo. C’erano giocatori importanti come Jefferson, Amadio e Ciccio Esposito. Ora dal mercato di gennaio siamo una squadra più esperta e consapevole delle proprie qualità”.

Cosa vi lascia il pari ottenuto contro il Crotone?

“Abbiamo affrontato la partita nel migliore dei modi, giocando per vincere e vfedendoci annullare un gol dubbio. Il punto preso è sempre un punto guadagnato contro una squadra fortissima come il Crotone.Nelle ultime settimane abbiamo trovato quella consapevolezza necessaria per potercela giocare contro chiunque”.

Quanto è importante ritornare al gol per te?

“ Per un attaccante è sempre importante. In questo momento il mio obiettivo principale era ritrovare la condizione fisica ottimale per dare una mano alla squadra. Ritrovato il campo, tornare al gol è il prossimo obiettivo ora che la condizione c’è”.

Chi ti ha aiutato a reintrarti nell’ambiente?

“A dire la verità i miei compagni sono stati tutti importanti. Anche quando ero fuori e non potevo giocare loro mi hanno aiutato, trattandomi come sempre come uno di loro”.

Che giocatore è Pellegrino?

“Per lui è il primo anno in una prima squadra e sicuramente può giocare con poche pressioni. Quel pizzico di incoscienza lo aiuta anche in campo per esprimersi al meglio. Come giocatore ha grandi qualità poi è un bravissimo ragazzo. Dovrà fare esperienza ma ha un futuro importante davanti a sé".

Ai giovani del gruppo come lo stesso Pellegrino che consiglio daresti, ripercorrendo la tua esperienza pregressa?

“Per prima cosa quella di allenarsi sempre al massimo e curarsi che è la cosa più importante. Bisogna cercare di prendere consigli dai più grandi. Nella mia esperienza al Siena ho imparato molto da Francesco Valiani che è stato un punto di riferimento”.