Pepe: "Latina non può non ambire a livelli importanti. Il ritorno di Selvaggio avrebbe fatto bene alla piazza"

01.12.2017 11:00 di  Marco Ferri   vedi letture
Pepe: "Latina non può non ambire a livelli importanti. Il ritorno di Selvaggio avrebbe fatto bene alla piazza"

Portiere del Latina tra il 2000 e il 2002, Fabio Pepe è stato ieri ospite di "Pane&Calcio", contenitore di informazione sportiva condotto da Domenico Ippoliti e in onda su SL48. Le sue dichiarazioni riportate integralmente da TuttoLatina.com

In estate c'è stata la concreta possibilità di un ingresso in società da parte di Pino Selvaggio, che tu conosci bene
Abbiamo giocato insieme l'anno con Silvio Argenio allenatore. Sicuramente avrebbe fatto bene alla piazza e a tutto il movimento Latina perché è una persona preparata e valida. Lo era da giocatore, lo è da allenatore e da dirigente. Peccato che il matrimonio non si sia fatto.

Ti sei riaffacciato recentemente al Francioni?
Ho visto la finale play-off contro il Cesena dalla Curva Nord e la penultima volta che sono andato è stato per lo spareggio San Michele-Sermoneta in Prima Categoria. Da quando non l'ho più frequentato da giocatore, ci sono stato poco e niente.

Può il Latina tornare ad alti livelli?
Una piazza come quella di Latina non può non ambire a livelli importanti. Già il nome porta gli avversari a metterci quel qualcosa in più. Credo che il Latina paghi la partenza in ritardo, perché la squadra è stata fatta all'ultimo momento e questo, alla lunga, fa la differenza. Faccio un in bocca al lupo alla società e spero che torni nelle categorie che merita.

I tuoi ricordi più belli legati al Latina?
Sicuramente il giorno dell'esordio in Serie D in Latina-Turris, quando entrai al posto di Fimiani e sentii i tifosi gridare il mio nome mentre correvo da metà campo fino alla porta. Quello è un ricordo che porto dentro di me e fa veramente piacere.

Che ricordo hai di Fimiani?
Patrizio era un portiere che in Serie D faceva la differenza ed era veramente sprecato. In quell'anno ho imparato tantissimo da lui, dei portieri con i quali mi sono allenato in questi anni è senz'altro il più forte.

Ti era mai capitato di vedere un allenatore così sostenuto dalla società?
È capitato, ma è anche capitato il contrario. Il pensiero che conta è quello della società, che la piazza sia contro Chiappini lascia il tempo che trova perché è la società che decide. Se sono orientati a fare scudo e a rinnovargli, ogni domenica, la fiducia, avranno i loro buoni motivi.

Che idea ti sei fatto di questa Serie D?
Penso che il Rieti sia la squadra da battere, lo ha dimostrato già alla prima giornata anche se rigiocandoci oggi difficilmente il Latina prenderebbe sei gol. Poi c'è l'Aprilia che fa sempre il suo campionato, l'Albalonga che è una buona squadra e la classica sorpresa. È un campionato equilibrato, penso che il Latina possa scalare qualche posizione in classifica.

Ti sorprende l'Aprilia?
No, Latina e Aprilia sono capitate nello stesso girone diverse volte. Rispetto al Latina il budget è sempre stato limitato, ma hanno sempre fatto dei buoni campionati e non mi sorprende affatto il loro rendimento.