Latina e Reggina, il gemellaggio nel racconto di Ferdinando De Mori

03.04.2014 15:00 di  Matteo Ferri   vedi letture
Latina e Reggina, il gemellaggio nel racconto di Ferdinando De Mori
Sabato si ritroveranno di fronte a trent'anni esatti dall'ultimo confronto al "Granillo", datato 5 febbraio 1984. Allora si trovarono di fronte una Reggina in versione ammazzacampionato ed un Latina che annaspava nelle zone basse della classifica. Stavolta la situazione è diametralmente opposta ma il legame speciale che unisce le due tifoserie va oltre l'assoluta necessità di fare punti da parte delle due squadre. Abbiamo ripercorso la storia del gemellaggio tra i sostenitori nerazzurri e quelli amaranto insieme a Ferdinando De Mori, presidente e "memoria storica" del gruppo Latina scalo NerAzzurra.Il gemellaggio nasce nel 1976, però la prima partita è quella del 18 settembre del 1977Il gemellaggio nasce dal rispetto che c'è sempre stato tra le due tifoserie, anche perché ci sono molti calabresi trapiantati a Latina e provincia. La Reggina, a quei tempi, navigava sempre tra la C1 e la C2 e spesso, in nome dell'ospitalità tipica della gente del Sud Italia, i tifosi ospitavano i parenti che venivano a vedere la partita.Prima di quest'anno Latina e Reggina si erano incontrate altre cinque volte. Ricordi o episodi in particolare di queste partite ai quali sei maggiormente legato?Mi ricordo della gara dell'83, in quell'anno loro vinsero il campionato e salirono in C1. Andai allo stadio con mio nonno, in tribuna, loro vinsero al Francioni nonostante il gol iniziale di Di Trapano. Dopo quell'anno non ci siamo più incontrati perché la Reggina iniziò la sua scalata, prima verso la Serie B e poi in Serie A. Durante questo periodo non sono comunque mancate le iniziative tra le due tifoserie. Nell'88, quando ci salvammo vincendo all'ultima giornata sul campo del Siracusa, i tifosi della Reggina ci aspettarono sullo Stretto e mangiammo tutti insieme prima di partire verso la Sicilia. Quando poi la Reggina venne in Serie A, diversi ragazzi della nostra Curva Nord andarono a Roma a vedere la partita insieme ai tifosi calabresi mentre loro vennero a Latina nel 2003, l'anno della C2 vinta dal Foggia. Vennero anche a Lamezia, quando vincemmo il campionato di Seconda Divisione, anche perché, oltre al gemellaggio con il Latina, esiste anche una rivalità regionale tra Reggina e Vigor Lamezia. Ricordo ancora che quel giorno, uno di loro ci augurò di salire al più presto in Serie B: le sue parole sono state quasi una profezia visto quello che è successo.Tra i gemellaggi del Latina, quello con la Reggina può essere considerato quello più importante e più antico I due gemellaggi storici sono quelli con Reggina e Siracusa, un altro molto importante è stato quello con la Turris che però si è interrotto. Anche col Foggia c'è stato un buon rapporto tra le due tifoserie, che però hanno rotto il gemellaggio per la questione della tessera del tifoso. Al contrario i rapporti con la Reggina sono rimasti sempre ottimi, anche quando è terminato il gemellaggio tra Reggina e Siracusa.Quest'anno si è sciolta la Brigata Littoria, principalmente per la questione della tessera del tifoso. Come è stata presa questa decisione da parte degli altri gruppi organizzati? La decisione della Brigata Littoria non è stata presa soltanto per la tessera del tifoso. Loro hanno sostenuto la battaglia contro la tessera, però i dissidenti hanno deciso di farla lo stesso, anche perché è l'unico modo per poter seguire il Latina fuori casa. Al contrario, il gruppo Leone Alato ha preso una decisione diversa e ha preferito continuare a non tesserarsi. Io da quattro anni ho rifatto l'abbonamento, da tempo sognavamo di arrivare in B e sarebbe un peccato non poter seguire il Latina in trasferte importanti come Brescia o Palermo. Personalmente credo che alcune norme andrebbero riviste, come l'articolo 9, che impedisce la sottoscrizione a chi ha riportato precedenti penali.Il pubblico di Latina, in questa stagione, è cresciuto insieme alla squadra e non solo dal punto di vista delle presenze allo stadioLa tifoseria si è svegliata, a Pescara eravamo quasi mille persone e se non c'è l'apporto del pubblico, non è la stessa cosa. Purtroppo gli anni novanta sono stati i più brutti della storia del Latina, dieci anni di dilettantismo, società farlocche e senza ambizioni e la gente si è disamorata. Questa dirigenza sta lavorando bene, ha portato la squadra dalla Promozione alla B ed a Latina, si sa, quando arrivano i risultati arriva anche tanta gente allo stadio. Oltre ai tanti tifosi della città, stanno arrivando in molti anche dai paesi della provincia. Quando siamo andati a Pisa c'era una nutrita rappresentanza proveniente da Cisterna.