Il weekend degli ex - Burrai porta in vetta il Pordenone, Iacobucci saracinesca a Chiavari

10.10.2017 17:30 di  Matteo Ferri   vedi letture
Il weekend degli ex - Burrai porta in vetta il Pordenone, Iacobucci saracinesca a Chiavari
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© foto di Matteo Papini/Image Sport

Alcuni sono rimasti nei cuori dei tifosi nerazzurri, altri hanno lasciato Latina senza eccessivi rimpianti: vediamo come è andato il weekend per i protagonisti delle scorse stagioni, passati a cercare fortuna con altre maglie in giro per l'Italia.

BARRACO (Acireale): Spiana la strada ai granata in casa del Messina, sua ultima squadra tra i professionisti, propiziando il pareggio di Testardi direttamente su azione d'angolo nel successo in rimonta degli ospiti.

BIDAOUI (Avellino): Entra in avvio di ripresa e gli irpini sbloccano il risultato, prima di subire la rimonta del Bari.

BROSCO (Carpi): La prima da titolare con la maglia biancorossa non è fortunata. A Venezia vincono i padroni di casa anche grazie a Pinato, autore del raddoppio e a segno in Serie B a distanza di oltre tre anni dal primo gol tra i cadetti, a Catania, quando vestiva la maglia della Virtus Lanciano.

CHIRICO' (Foggia): Giornata no per l'esterno pugliese, sostituito a metà ripresa dall'ex Fondi e Aprilia Calderini. Venti minuti anche per Gerbo, ma una manciata di secondi dopo il suo ingresso in campo l'Empoli di Vivarini sigla la terza rete e blinda una vittoria che vale il primato.

BUONAIUTO (Perugia): Entra al posto di Mustacchio all'intervallo, fa leggermente meglio del disastroso compagno sostituito ma non incide, così come Bandinelli, nel clamoroso tonfo degli umbri, travolti in casa dalla Pro Vercelli.

BURRAI (Pordenone): Implacabile dal dischetto, regala, in pieno recupero, la vittoria in rimonta ai friulani contro il Ravenna. Tre punti che valgono il primato del Girone B in coabitazione con la Sambenedettese.

DE VITIS (Pisa): Prosegue il buon momento della squadra di Gautieri, fermata sul pari nel derby in casa della Lucchese. Il centrocampista scuola Sampdoria è tra i migliori in mediana, buona la prova anche di Maltese, entrato al posto di Di Quinzio a venti dalla fine, meno positiva quella di Negro, che ha pochi palloni giocabili nel quarto d'ora a sua disposizione.

DI NARDO (Arezzo): Un colpo di testa, sventato da Mazzoni, poi poco altro nel derby toscano contro il Livorno. Al "Picchi" i padroni di casa fanno la partita ma pagano, tra le altre cose, una prova poco ispirata di Valiani e l'ingresso di Bruno nella fase finale del match, che non riesce a dare il giusto contributo in termini di qualità.  

IACOBUCCI (Virtus Entella): Terza partita consecutiva senza subire reti per l'ex portiere nerazzurro. I liguri infilano il sesto risultato utile in campionato superando agevolmente il Brescia. In campo per mezz'ora anche Crimi.

JEFFERSON (Viterbese): Due errori gravi, uno in chiusura di primo tempo a tu per tu con il portiere e uno in avvio di ripresa di testa, contribuiscono alla sconfitta interna dei gialloblù contro il Monza. Un k.o. che, nonostante il quarto posto in classifica, costa la panchina a mister Bertotto.

PAOLUCCI (Monopoli): Segna, con un destro a fil di palo dal cuore dell'area di rigore, il suo primo centro in campionato contro il Siracusa in quello che per lui, catanese d'adozione, ha tutto il sapore di un derby. Il suo gol non basta a portare a casa i tre punti perché nel finale i siciliani trovano il pari e in pieno recupero sfiorano anche il sorpasso.

PESCE (Cremonese): Protagonista, suo malgrado, prima di uno scontro aereo con Varone che costringe all'intervento gli staff medici delle due squadre, poi, al novantesimo, di una punizione a due nella propria area perché Zavaglia (in porta al posto di Ujkani, impegnato in nazionale), blocca con le mani un suo retropassaggio di piede. In pieno recupero viene ammonito nel pirotecnico 3-3 dei grigiorossi contro la Ternana.

PETTINARI (Pescara): Si inceppa, così come tutta la squadra di Zeman, sconfitta in casa da un Cittadella che lascia in panchina per novanta minuti Litteri.

TALAMO (Paganese): Vanifica un contropiede orchestrato da Cesaretti nel pareggio a reti bianche dei campani sul campo della Fidelis Andria. C'è spazio anche per Regolanti, che in pieno recupero segna di testa ma si vede annullare il gol per fuorigioco.