L'AVVERSARIA - Carpi

18.10.2014 09:30 di  Matteo Ferri   vedi letture
Foto: La Presse
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Un anno fa, insieme a Latina e Trapani, completava il terzetto di esordienti terribili, pronto a stupire il campionato di Serie B con una cavalcata (quasi) trionfale, interrotta soltanto alle porte della promozione per i nerazzurri di Breda e terminata con meno soddisfazioni per emiliani e siciliani, comunque capaci di ottenere salvezze con largo anticipo e stazionare in zona playoff per diverse giornate. Proprio i biancorossi pagarono l'improvvisa ambizione di una dirigenza che, a metà campionato, trovò poco soddisfacente limitarsi a blindare la permanenza nella categoria, tentando il salto di qualità con l'arrivo del bomber Ardemagni e l'inatteso esonero di mister Vecchi, sostituito da Pillon. I risultati furono tutt'altro che esaltanti: nessun miglioramento in classifica ed uno scarso contributo fornito dal centravanti di proprietà dell'Atalanta, apparso lontano dalla forma migliore fin dalle prime uscite. Quest'anno il presidente, Claudio Caliumi, sembra aver capito l'antifona, puntando fin dall'inizio su un tecnico navigato, come Fabrizio Castori, e su un gruppo privo di nomi di primissimo piano. Una campagna acquisti oculata che, però, non ha acceso l'entusiasmo di una piazza che ha addirittura visto ridurre il numero di abbonati rispetto alla passata stagione.

LA SQUADRA - Il mercato dei carpigiani è passato principalmente per la conferma del gruppo storico, quello della prima promozione in B, ai quali si sono aggiunti Lollo, Porcari e Mbakogu, arrivati in Emilia un anno fa e tra gli artefici dell'ottimo esordio in cadetteria della squadra biancorossa. Gli innesti principali arrivano in difesa, con lo sloveno Struna, dal Palermo, ancora alla ricerca della definitiva consacrazione e l'atalantino Suagher, reduce da un ottimo campionato a Crotone. A centrocampo la scommessa risponde al nome di Matteo Ricci, talentuoso prodotto del vivaio della Roma, ambito da diversi club di Serie A, mentre il veronese Laner porta sostanza ed esperienza ad un reparto che ha perso, per fine prestito, due pedine importanti come Memushaj e De Vitis. Sconcertante, invece, la gestione portieri: preso l'estremo difensore croato Kelava, dall'Udinese, il d.s. Giuntoli si è poi assicurato il brasiliano Gabriel dal Milan nelle ultime ore di mercato. La scelta di Castori di alternare i due ha scatenato le ire di Kelava, che a metà settembre ha deciso di chiudere con largo anticipo il prestito per rientrare in Friuli.

IL MODULO - Castori sta lavorando, fin dall'inizio del ritiro estivo, su un 4-3-3 capace di trasformarsi in 4-5-1 quando la squadra ripiega in fase difensiva. Tra infortuni e squalifiche, il tecnico marchigiano ha avuto non poche difficoltà ad insistere sullo stesso undici per più di due gare consecutive. Il punto fermo è rappresentato da Mbakogu, riferimento centrale in attacco, e da Porcari in mezzo al campo. Il quartetto difensivo è lo stesso di un anno fa, almeno finché Struna e Suagher non riusciranno a tornare disponibili al 100%. Privi di elementi dalla classe superiore, gli emiliani puntano su corsa e grande agonismo, armi che, fino a questo momento, gli hanno permesso di conquistare dodici punti, appena tre in meno della coppia di testa Avellino-Frosinone.

EX - Nessuno in campo, uno dietro la scrivania. Si tratta del direttore sportivo del Carpi, Cristiano Giuntoli, che da giocatore calcò anche il campo del "Francioni". Arrivato a Latina nel novembre del 1995, disputò venti partite nella stagione di Serie D 1995/96, terminata con il quattordicesimo posto per i nerazzurri e la salvezza ottenuta grazie al punto di vantaggio rispetto alla Virtus Lanciano.