A Francavilla un Latina poco convincente e sfortunato

Dal 1992 è collaboratore de “Il Messaggero”, dal 2009 collabora con la “Gazzetta dello Sport”. Inizia scrivendo di baseball, poi cede ai tentacoli del calcio.
05.03.2024 11:00 di  Vincenzo Abbruzzino   vedi letture
A Francavilla un Latina poco convincente e sfortunato

Questa volta l’episodio è costato caro al Latina, superato dalla Virtus Francavilla quando il confronto era ormai prossimo ai titoli di coda. Al di là della casualità del gol vincente di Artistico, va però riconosciuta la legittimità della vittoria dei pugliesi, soprattutto in considerazione di un primo tempo di assoluto dominio.

Poco convincente il tecnico Fontana nelle sue scelte iniziali, poco convincente la squadra nel gioco e nella prestazione. Prima ancora del campo, è stata la lettura delle liste a suggerire qualche dubbio sull’effettiva solidità del Latina in terra pugliese: Fontana pur avendo a disposizione due centrali di mediana, Mazzocco e Perseu, ha preferito affiancare Paganini a Di Livio, indebolendo ancora di più la catena di destra già priva dello squalificato Ercolano. Alle spalle di Del Sole è stato proposto De Santis, che è così tornato a ricoprire una posizione più avanzata, da tempo ormai non più nelle sue corde. Scelte che alla verifica dei fatti hanno consegnato il controllo della mediana all’undici di Villa, sovrastante nella prima frazione. Ha sorpreso pure l’utilizzo di Vona come centrale difensivo, con Marino braccetto di sinistra, a ruoli quindi invertiti rispetto a quanto proposto a Monopoli in assenza di Rocchi. Ma qui la nuova disposizione non ha portato a grossi scompensi in considerazione dell’intercambiabilità dei due giocatori, entrambi apparsi comunque in difficoltà.

Il resto lo ha fatto il gioco del Latina che ha insistito oltre ogni ragionevole limite nell’impostazione della manovra dal basso che, per quanto visto domenica, non è nelle caratteristiche tecniche dei giocatori nerazzurri. Nella prima mezz’ora il Latina non ha mai superato la linea di centrocampo, anzi spesso la manovra si è arenata sulla trequarti. I nerazzurri hanno perso costantemente i contrasti, incapaci di trovare una soluzione al pressing della Virtus.  Un’assunzione di rischio troppo elevata e sostanzialmente immotivata, incapace come è state nel produrre il minimo vantaggio. Fontana nel dopo partita ha attribuito al vento, che avrebbe sporcato le linee di passaggio, le difficoltà di impostazione, ma con la palla costantemente tenuta a terra è probabile che più che gli agenti atmosferici siano altri i motivi dell’impasse nerazzurro.

Il Latina è entrato in partita soltanto nella ripresa quando la Virtus Francavilla non ha avuto più le forze per alimentare il proprio pressing e i correttivi dalla panchina di Fontana hanno dato equilibrio alla manovra. Si sono venuti così a creare i presupposti per una vittoria nerazzurra, soltanto  fiorata con la traversa colpita da Fabrizi e sfumata per la prestazione impalpabile di Riccardi, costantemente fuori della manovra, e dello stesso Fabrizi, così come dei nuovi entrati Fella e Capanni.

Alla fine a decidere le sorti del confronta è stato il caso sotto forma di un rinvio bislacco di Perseu e della successiva potente conclusione dal limite di Risolo che ha costretto Guadagno alla respinta corta su cui si è avventato con successo Artistico, favorito dalla marcatura incerta di Marino.

 La trasferta in Puglia ci restituisce quindi una versione del Latina che necessita di una pronta messa a punto in vista del confronto interno di giovedì con la capolista Juve Stabia, altrimenti saranno guai.