Latina-Nuova Florida, Maurizi: "I risultati aiutano a costruire la mentalità. Ora sta a noi trascinare l'ambiente"

10.11.2019 21:00 di Marco Ferri   vedi letture
Latina-Nuova Florida, Maurizi: "I risultati aiutano a costruire la mentalità. Ora sta a noi trascinare l'ambiente"
© foto di © Paola Libralato

La conferenza stampa integrale del tecnico del Latina Calcio 1932, Agenore Maurizi, a margine del successo ottenuto in rimonta per 2-1 contro il Team Nuova Florida.

In un pomeriggio che sembrava simili a tanti altri di questo inizio stagione è giunto un episodio che può permettere di cambiare mentalità?
Credo che le prestazioni, indipendentemente dai risultati, debbano essere analizzate per ciò che sono. La prestazione è tecnica, tattica, fisica e psicologica. Sicuramente credo che l'aspetto psicologico sia abbastanza marcato, fare una diagnosi in questo momento è azzardato. La squadra ha dei valori tecnici buoni e un'ottima condizione fisica, ma dal punto di vista mentale deve acquisire quella mentalità. Il risultato può aiutarla, il lavoro sul campo settimanale è ciò che alla fine può portarci a dei risultati importanti. In settimana vedo la squadra lavorare molto bene, ma in campo anche oggi alla prima difficoltà abbiamo avuto 10-20 minuti di smarrimento.

La partita rischiava di concludersi così
Serviva l'episodio. Abbiamo fatto una buona gara, condizionata dal gol preso. C'è stata una mancanza di attenzione su qualche marcatura, mi sono accorto che Mastrone marcava Tamburlani e c'è una differenza di statura di 20 centimetri. Sono dettagli che chi sta in campo deve notare. In questo momento non dobbiamo concedere nulla agli avversari per poter trovare quella serenità. Con una squadra serena avremmo potuto fare uno-due gol nel primo tempo. Ci sono state situazioni favorevoli, ma non le abbiamo concluse. Quando non si conclude non bisogna mai pensare alla sfortuna, quanto alla nostra mancanza di determinazione.

Nel primo tempo Cunzi si abbassava molto a prendere palla, ma poi c'erano pochi inserimenti dei centrocampisti
Quando si subentra bisogna fare una diagnosi e cercare una cura, delle soluzioni. In questo momento per cercare di essere più equilibrati possibili, magari attacchiamo l'area con meno persone. Vogliamo giocare con un 4-2-3-1 e per non perdere la superiorità in mezzo al campo, dove per struttura mancano comunque dei giocatori di pressione. Non voglio gettare la croce addosso al predecessore, ma per il mio modo di vedere il calcio non c'è gente di gamba e che morde in mezzo al campo. Quando non si recupera, non si fanno transizioni. Se non si ribalta l'azione in maniera veloce, bisogna cercare di costruire sempre il gioco e non è facile farlo.

Concorda con quanto detto dal direttore sportivo sulla "marcia in più" che avrebbe il Latina se si trovasse a febbraio-marzo nella posizione di potersi giocare il campionato?
Siamo sulla stessa lunghezza d'onda, ho molto rispetto per il direttore e lo reputo uno dei più bravi e non solo per questa categoria. Credo sia un direttore di grande conoscenza del gioco del calcio e delle dinamiche di spogliatoio, nella gestione dei ragazzi. Siamo fortunati ad averlo qui, sono d'accordo con lui. Se riusciamo a restare attaccati al carro delle prime, noi siamo il Latina. Non dobbiamo mai dimenticarlo, il Latina ha una storia e una tradizione fatta di tanta C ma anche di B. Da ragazzo giocavo nell'Almas, quando si veniva a giocare qui c'era timore. Dobbiamo rispettare la storia del Latina e fare in modo di trascinare l'ambiente.

La prestazione di Mastrone
Lo conosco perché lo scorso anno ha fatto la Berretti a Teramo e si è allenato con noi in prima squadra. Pensavo fosse rimasto lì, l'ho trovato qui e so quello che può dare in termini di verve e personalità. A un certo punto della partita, con tutti impauriti, ha fatto una bella azione. C'è voluto coraggio per buttarlo dentro.

Quanto manca a Garufi per essere pronto?
Lo conosco perché l'ho allenato per due anni, è in ritardo tantissimo di condizione. Già oggi si è visto che è un giocatore di grande personalità, che non ha paura di giocare. Quando starà bene sono sicuro che ammireremo un calciatore importante.

La scelta dell'under Forestero in difesa è per liberare un posto in mezzo al campo?
Sono più scelte del direttore. Per quanto riguarda il discorso degli under, dobbiamo risolvere il problema. Non è possibile che per fare un cambio, bisogna farne tre. Non consideriamo Forestero un under.