Latina, Bruno: "Non vedo tutto questo pessimismo, la pressione deve esserci"

14.11.2025 15:25 di  Laerte Salvini  Twitter:    vedi letture
Latina, Bruno: "Non vedo tutto questo pessimismo, la pressione deve esserci"
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© foto di Matteo Ferri

Alla vigilia della sfida contro il Cosenza, Alessandro Bruno, allenatore del Latina, ha parlato in conferenza stampa per presentare una sfida molto importante per entrambe le squadre. 

Dopo una bruttissima domenica, cosa significa affrontare una squadra d’alta classifica?
"Siamo molto altalenanti nelle prestazioni e nei risultati. Quando pensi di aver fatto tutto bene arriva una partita come quella di Siracusa che lascia dubbi e incertezze. Però contro squadre blasonate abbiamo sempre fatto grandi gare. Domani affrontiamo una squadra fortissima, che si giocherà il campionato con Salernitana, Benevento e Catania. Per ottenere risultato serve la stessa intensità mostrata nelle partite migliori."

Dopo una sconfitta così, è prevista qualche modifica nell’undici?
"Qualche cambio ci sarà, era inevitabile. La partita di Siracusa ha lasciato segni negativi e abbiamo bisogno di soluzioni diverse. In passato la squadra ha dimostrato che con intensità, cuore e carattere può giocarsela con tutti, e domani serviranno proprio queste componenti."

Cosa non ha funzionato nell’approccio mentale?
"Ogni tanto abbiamo queste defaillance. L’approccio deve migliorare, così come la capacità di entrare subito dentro la gara. Domenica è successo a tutti, non a un singolo. È difficile intervenire quando gran parte della squadra non risponde. Dobbiamo lavorare sull’aspetto mentale: leggere prima le situazioni, stare dentro la partita dal riscaldamento."

Il problema di non segnare nei primi 45 minuti è solo mentale?
"Non è solo una questione dei primi minuti. Abbiamo cambiato assetto, proponiamo un calcio diverso. Spesso la partita è più sporca perché servono punti. Dobbiamo essere più risoluti negli ultimi venti metri: scelta giusta, cross giusto, imbucata giusta. Riguardando le gare, le situazioni da migliorare sono molte."

Che avversario è il Cosenza?
"Una squadra forte, con elementi di categoria superiore. Numericamente forse meno profonda di Catania, Salernitana o Benevento, ma con grandissima qualità in ogni reparto. Se l’affrontiamo nel modo giusto possiamo fare risultato, altrimenti sarà molto complicato."

Qual è la situazione degli indisponibili?
"Calabrese è squalificato. Gagliano sta tornando in forma: serviranno ancora alcune settimane."

È il momento di maggiore pressione da quando è arrivato?
"La pressione deve esserci sempre. Va ricordato che questo è il campionato di Serie C più difficile degli ultimi dieci anni. L’obiettivo è la salvezza e siamo pienamente in linea. Siamo a due punti dai playoff e a uno dai playout, abbiamo superato due turni di Coppa Italia. Non vedo tutto questo pessimismo. L’unico vero allarme riguarda le prestazioni di Siracusa e Giuliano: significa che dobbiamo crescere mentalmente e aiutare molti ragazzi nel percorso."

Si potrà tornare al gioco più offensivo dell’inizio stagione?
"Torneremo a quel tipo di calcio quando la tempesta sarà passata. Ora serve concretezza. Non possiamo permetterci un atteggiamento spavaldo. Dobbiamo portare punti a casa, essere lucidi e pratici. Quando il momento sarà superato, la squadra potrà riprendere la sua identità originaria."