Cosenza, Buscè: "Valutiamo diverse soluzioni, in alcuni ruoli siamo risicati"
Alla viglia della sfida con il Latina, in casa Cosenza a fare il punto della situazione è mister Antonio Buscè in conferenza stampa.
Settimana dedicata al recupero delle energie: com’è andata la preparazione?
"È stata una settimana particolare perché abbiamo avuto diverse defezioni. Alcuni giocatori erano acciaccati, altri hanno interrotto gli allenamenti. Cimino si è fermato ieri e sarà sicuramente assente. Anche Dametto e Beretta hanno avuto problemi e abbiamo dovuto gestirli. Sappiamo che le difficoltà possono arrivare in qualsiasi momento: andiamo avanti con il nostro percorso cercando di fare il meglio possibile."
L’assenza di Cimino apre un problema sulla fascia destra. Ha già deciso come sostituirlo?
"Valutiamo diverse soluzioni. Quando un giocatore salta metà degli allenamenti, per rispetto del gruppo considero anche chi si allena con continuità. L’assenza di Cimino è più delicata perché non abbiamo un terzino destro naturale. Stiamo pensando a diverse opzioni, anche a qualche volto nuovo dall’inizio. Lo stiamo analizzando da ieri e continueremo a farlo fino al ritiro di stasera."
A livello tattico, quale tipo di equilibrio ricerca la sua squadra?
"L’equilibrio deve esserci sempre, in entrambe le fasi. Attacco e difesa richiedono distanze corrette e squadra corta. Gli avversari a volte ti costringono ad allungarti, ma la nostra idea resta quella di muoverci insieme, tutti nella stessa direzione. L’equilibrio non va mai sottovalutato: è fondamentale per affrontare una partita di calcio e rende tutto più semplice."
I numeri dicono che il Cosenza subisce molti gol nel secondo tempo. Come interpreta questo dato?
"È un dato che fa riflettere, in positivo e in negativo. Subire così tanto nella ripresa indica cali mentali che ci hanno tolto punti. Allo stesso tempo, il Cosenza è molto pericoloso quando trova campo aperto: ha giocatori capaci di accendersi in un attimo. Abbiamo lavorato molto sulla concentrazione sui calci piazzati e sull’approccio complessivo: la partita dura cento minuti e bisogna essere presenti in ogni fase."
Come valuta la crescita di Achour e Cannavò?
"Achour è un 2005 con grandi margini. Il campionato Primavera è diventato molto competitivo e il passaggio ai professionisti richiede tempo. Ha potenzialità importanti, ma tutto dipende dalla sua mentalità. Cannavò, invece, è un 2000: non è più un giovane e ha qualità notevoli, ma ha pagato l’assenza di preparazione estiva. È stato forzato all’inizio e ha avuto un calo naturale. Ora sta ritrovando condizione."
Qual è invece la situazione di Beretta?
"Va gestito con attenzione. Non ha fatto la preparazione e ha caratteristiche fisiche molto diverse dagli altri attaccanti. Forzarlo poteva portare a problemi muscolari. Questa settimana è rientrato e ha ridotto i tempi di recupero. Dovrei convocarlo: valuteremo se impiegarlo o se proseguire con un reinserimento graduale."
La mancanza di alternative sulla fascia può portare a un cambio modulo?
"Stiamo valutando anche l’ipotesi della difesa a tre, che potrebbe dare più copertura. Ricciardi è un’opzione, ma è più offensivo e l’equilibrio deve restare prioritario. Potremmo adattare Ferrara o D’Orazio. L’importante è scegliere per il bene della squadra, senza inventare soluzioni rischiose."
Si è parlato anche di mercato: gennaio potrà servire a colmare alcune lacune?
"Quando vuoi fare uno step successivo devi considerare anche questo. In alcuni ruoli siamo risicati e un infortunio può creare problemi immediati. Ora però pensiamo alla partita di domani e a chi sostituirà Cimino. Valuteremo l’entità del suo problema, che sembra una contusione al ginocchio. Peccato, perché stava crescendo molto."
