Per il Latina c'è ancora speranza ma i margini di errore sono ridotti al minimo
Non ci resta che attendere la riapertura delle liste e sperare. Tre punti dalla quota salvezza sembrano pochi ma sono una enormità per il Latina che gli ultimi tre punti li ha messi insieme in 7 giornate. I punti dalla salvezza saranno pure soltanto tre, ma è un fatto che oggi i nerazzurri sono terz’ultimi e che è loro la serie più lunga di giornate senza successi, 10. Nell’ultimo editoriale scrivevo che, presi dallo sconforto, siamo portati a vedere anche ciò che non c’è, ad amplificare la minima discontinuità, un accenno di miglioramento. Ad aprire bene gli occhi, la realtà dei fatti nega anche un minimo di ottimismo. D’altronde Volpe di suo nel Latina ci ha potuto mettere davvero poco, anzi niente, preso com’è stato da lunghe trasferte e da un calendario che tra Coppe e campionato ha mandato in campo i nerazzurri ogni tre giorni. La squadra verticalizza di più, crea perfino qualche occasione, ma vai a stringere le sue difficoltà restano e con il campionato consumato per metà non c’è da stare allegri. È ancora il tempo della speranza e non della preghiera ma di margini ne restano pochi.
Tra Bruno e Volpe s’è provato di tutto, ma siamo ben lontani dall’avere trovato la quadratura, l’equilibrio e la continuità. Riflettevo mentre seguivo la partita con la Casertana che in questa stagione il Latina non è stato mai dominante. E dirò di più, continua a non costruire. Evento più unico che raro, i nerazzurri nelle ultime tre partite hanno sempre segnato ma la rete non è mai stata l’espressione di una trama di gioco. Gli sviluppi che hanno portato ai gol si differenziano di poco: ripartenza con il lancio lungo dalla difesa verso l’esterno che rimette il pallone al centro per la conclusione vincente. Anche al Pinto, le occasioni create altro non sono state che il frutto di transizione ben orchestrate.
E una squadra che non costruisce non ha futuro. Ben vengano solidità, equilibrio, sacrificio, ma la sostanza dove sta?
Non ci resta che confidare nel lavoro di Volpe ma soprattutto nel mercato invernale perché l’attuale versione del Latina non è nei singoli che non funziona, bensì nella sua struttura, nell’assemblaggio delle caratteristiche di ciascuno.
