Latina, Paganini:"Ho scelto Latina perchè sapevo fosse la piazza giusta per me"
Intervenuto in sala stampa per parlare del momento dei nerazzurri, in vista del prossimo impegno contro l’AZ Picerno, Luca Paganini si racconta ai giornalisti presenti.
Ci racconti l’esultanza di Domenica?
“L’esultanza che ho fatto la facevo da piccolo, mi è venuta in mente e l’ho fatta. Un po’ per ricordare la gioventù, visto che la facevo a 14/15 anni, in un rito che facevo con dei compagni di squadra. Mi è venuta spontanea”.
In campo stai riscoprendo una seconda gioventù, agendo in diversi ruoli.
“Quando hai fiducia e un gruppo alle spalle che ti permette di fare questo è facile. Intorno a me ho 10 compagni che danno il massimo, e hanno tanta qualità. Per un giocatore come me, diventa relativamente più facile ricoprire più posti in campo. Dietro c’è tanto lavoro fatto in settimana con lo staff. Prepariamo molto bene le partite e ogni giocatore sa quello che deve fare in qualsiasi ruolo”.
Oggi saresti pronto a ricoprire più ruoli in campo?
“Quando ti cali in qualcosa, e vuoi dare una mano e un supporto, è solo volontà. puoi fare qualsiasi cosa. Con l’aiuto dello staff è più facile. In passato ho ricoperto diversi ruoli, quindi sicuramente un pizzico di esperienza mi aiuta. Mi piace ricoprirli, ne ho fatti anche altri in passato, mi piace questa etichetta del jolly, per essere utile alla squadra”.
Come nasce la scelta di Latina?
“Io ero in uscita a Trieste, avevo diverse società, però ho scelto Latina perchè a pelle sentivo che sarebbe stata la piazza giusta per me. Volevo rimettermi in gioco a livello personale, e proverò a fare qualcosa di importante”.
Ti è venuto un po’ il sorriso pensando che avresti giocato con una squadra storicamente ostile a quella in cui sei cresciuto?
“Ci ho messo poco a scegliere, anche grazie allo staff tecnico e ai direttori. Mi hanno fatto capire l’importanza del progetto, tra virgolette coccolandomi, facendomi sentire importante. Sicuramente se ti leghi a parole, poi approfondisci quella scelta, che ad oggi credo sia stata la migliore per me”.
Al tuo arrivo pensavi che questo Latina potesse lottare per determinati obiettivi?
“Prima della chiamata avevo seguito un po’ il Latina perché avevo degli ex compagni a Trieste che sono venuti qua. Era una squadra molto competitiva. Alcuni erano ragazzi che si erano un po’ persi ma restavano nomi importanti, altri a Roma avevano un blasone importante. Sapevo che il livello era alto, su questo non avevo dubbi. Il campionato è lungo, per adesso stiamo facendo bene, secondo me possiamo fare meglio. Stiamo facendo un percorso importante”.
Fino a questo momento cosa avete fatto bene?Cosa invece dovete migliorare?
“Di positivo il modo in cui teniamo il campo e la nostra forza mentale. L’intensità secondo me è un nostro valore aggiunto. Siamo ragazzi disposti a correre tanto e a fare sacrifici. Magari ogni tanto abbiamo dei cali di attenzione e dobbiamo migliorare. Su quelli ci si lavora e sono abbastanza fiducioso per il futuro”.
Che gara ti aspetti con il Picerno?
“Questo campionato è il più combattuto. Puoi vincere e perdere con chiunque. Sarà una battaglia, noi dobbiamo essere focalizzati. A mio avviso possiamo giocarcela con tutti, ogni partita deve essere una finale per noi. Ognuno ha degli obiettivi. La società si mette a disposizione, i ragazzi dello staff si mettono tutti a disposizione per questa squadra. Mi aspetto una gara difficile, il Picerno è una squadra importante e noi saremo pronti a dare un grande spettacolo”.
Come si potranno fare grandi cose a Latina?
“Le cose belle si raggiungono con tanto sacrificio, non è facile. Le cose facili non portano mai a grandi cose. Serviranno tanti sacrifici, sudore e cuore. Tutto ciò è un mix che ti può portare a una scalata per raggiungere qualcosa di grande”.