Latina, Di Donato:"Dobbiamo essere bravi a portare l'entusiasmo in campo"
Le parole del tecnico del Latina, Daniele Di Donato, nella conferenza stampa pre Latina-Brindisi, gara valevole per la 6^giornata del Girone C di Lega Pro in programma Sabato 30 settembre.
Cambia allenare una squadra prima in classifica rispetto ad altri momenti di questo campionato, visto che siete partiti con altre ambizioni?
“Non cambia assolutamente, la cosa migliore è che riesci a creare più entusiasmo e lavorare meglio. Il tipo di lavoro non cambia, sappiamo che il campionato è appena iniziato ed è molto duro. Ci sono delle compagini molto forti, e ogni partita per noi è la partita della vita. A prescindere da domani contro il Brindisi, che ho visto essere una squadra sbarazzina che gioca bene a calcio. Hanno delle individualità importanti, basta pensare a Ganz o De Feo, Moretti e Nicolao, giocatori di categoria importanti. Dobbiamo essere bravi a resettare il momento e giocare su ogni piccolo particolare”.
Com’è intervenuto sul momento di flessione della squadra, volendo trovare il pelo nell’uovo?
“Le due partite che abbiamo pareggiato fanno parte di un percorso di crescita. Abbiamo fatto due buone partite dove purtroppo non abbiamo portato il risultato pieno. Sono stati risultati importanti che ci hanno permesso di continuare la striscia e che ci hanno permesso di stare lì dove siamo ora. A prescindere da quello che è stato dobbiamo migliorarci giorno dopo giorno in ogni allenamento”.
Come e se cambia il Latina questa settimana senza Riccardi?
“No, io ho la fortuna di avere quest’anno una rosa omogenea che mi da la possibilità di scelta. Riccardi è un pezzo importante per noi come chi lo sostituirà”.
L’atteggiamento del Latina primo in classifica non cambia, potrebbe cambiare quello delle avversarie che affronteranno il Latina.
“Non guardo le avversarie, guardo in casa mia. Cerco di mantenere un profilo abbastanza basso perchè è giusto che sia così, siamo solo all’inizio. I ragazzi devono capire che quest’anno è una stagione importante per tutti. Ogni singola giornata dovrà essere giocata alla morte, non trascurando nessun piccolo dettaglio perchè poi il dettaglio fa la differenza”.
Rocchi ci ha raccontato che fosse stata sua la scelta di aspettare il Giugliano. È stato così o non si aspettava quel po’ di sofferenza che c’è stata con i due uomini in più?
“Sapevo che il Giugliano sarebbe venuto a pressare alto perchè doveva fare la partita. Nelle condizioni in cui era doveva fare la partita. Io ai ragazzi ho chiesto più equilibrio e più lettura della partita. Contro la Casertana per voler andare avanti abbiamo preso un gol all’ultimo secondo in contropiede che non deve capitare a una squadra che vuole fare un gran campionato. Con il Giugliano dopo esser passati in vantaggio dovevamo capire quando spingere e quando addormentare la partita. Nel secondo tempo sono venuti quei due episodi a nostro favore che fanno parte del gioco e ce li siamo presi. Forse la dovevamo chiudere un po’ prima. Siamo stati un po’ leziosi e superficiali e questo non deve esistere. Le partite possono cambiare in un attimo e poi diventa tutto più difficile. Alla fine i ragazzi hanno dimostrato di aver fatto una gran partita, dimostrando che stanno crescendo, si trovano e vincere aiuta a vincere. Non si sente fatica, anche in questi giorni se non li fermo io continuano a chiedere di allenarsi. Questo fa ben sperare, è un entusiasmo che dobbiamo portare domani in campo. A fine partita con il Giugliano chiedevo a Paganini di rallentare, non perchè non dovesse pressare ma perchè avevamo una partita a ridosso. Capisco il momento ed è giusto che i ragazzi non sentano la fatica. Penso che domani avrò a disposizione una squadra battagliera”.
Paganini da mezzala ha fatto delle ottime cose.
“Paganini può fare tutto, da centrocampo in su può occupare qualsiasi ruolo. Un giocatore intelligente che ha gamba, un po’ “ignorante” come piace a me. Sono contento che sia qui, ci sta dando una grossa mano”.
A parte Riccardi ci sono altre defezioni?
“C’è Marino che ancora non ha recuperato e poi per il resto tutti bene”.
Domani immagino si aspetta un grande pubblico.
“Io penso che questi ragazzi stanno trascinando. Spero che ci sia un po’ più gente anche perchè è bello vedere il Francioni con tanta gente e si sente anche in campo. Può essere veramente una spinta in più”.
Arriva il Brindisi è anche Ganz. Ha già pensato a una mossa per lui?
“Noi dobbiamo pensare a noi. Sappiamo quello che dobbiamo fare, a prescindere da Ganz. Il Brindisi davanti ha giocatori importanti come De Feo e Moretti. Dobbiamo cercare di sbagliare il meno possibile, curando ogni momento della partita”.
C’è un leader nella squadra che trasmetta agli altri in panchina la voglia di andare in campo?
“Questa squadra sta dimostrando che è un gruppo forte, a prescindere da chi gioca. Abbiamo un capocannoniere che sta partendo dalla panchina, questo è un valore aggiunto. Fabrizi è importantissimo per noi e nonostante non stia partendo dall’inizio io sono certo che ogni volta che lo chiamerò in causa ci sarà. Chi sta giocando meno sta rispondendo presente, quindi questo è un valore aggiunto che in questo momento si vede”.
Avere un Francioni in grado di essere un grande uomo in più, potrà avere sostanza oltre agli undici in campo e quelli in panchina?
“Quello dipende tutto da noi, il pubblico di Latina è molto passionale, è normale che se vede la squadra che lotta e fa risultato tutto viene di conseguenza. Dobbiamo essere bravi a trascinare la gente che viene a sostenerci, perchè poi diventa determinante e il pubblico si sente e come”.