A Torre del Greco un Latina in ripresa, in attesa del mercato

La trasferta di Torre del Greco ci restituisce un Latina in ripresa. Soltanto un recupero monstre, 7 minuti, ha permesso ai corallini l’ultima e decisiva chance per il pareggio (2-2), giunto sul filo di lana a privare i nerazzurri di una vittoria che appariva acquisita. Nonostante le assenze, il Latina ha saputo ritrovarsi facendo leva sulla determinazione e soprattutto su una manovra collaudata e fluida nonostante gli inconsueti interpreti. Anche nei momenti di maggiore pressione avversaria gli uomini di Di Donato hanno dato l’impressione di giocare con cognizione di causa, di non improvvisare, di sapere cosa fare e dove posizionarsi. In confronto il forcing campano, che pure c’è stato, ha assunto i contorni dell’improvvisazione, di una manovra caotica, estemporanea. Il Latina in mediana ha sopperito all’assenza di Amadio con un surplus di movimento che ha avuto in Di Livio  il suo migliore protagonista, ben coadiuvato da Barberini, apparso in crescita. Da menzione pure la generosa prova di Carletti così come la buona prestazione della difesa nonostante sia stata costretta a fare a meno della esperienza di Ciccio Esposito.  Poche le voci fuori dal coro, tra queste quella di Fabrizi che sembra essersi smarrito: anche a Torre del Greco la sua è stata una prestazione generosa ma di scarsa efficacia. Qui non si vuole sottolineare tanto la prolungata assenza dal gol, quanto lo scarso apporto fornito alla manovra della squadra, in termini di determinazione e difesa della palla. Alternative però non ce ne sono, quelle che erano state pensate in estate sono al momento  indisponibili causa infortuni e per Fabrizi non c’è possibilità di tirare il fiato, e ne avrebbe tanto bisogno. Una questione da porre all’attenzione di chi nel prossimo futuro dovrà tornare a occuparsi di mercato.